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“Sei violento, potresti uccidermi”, la 22enne Auriane uccisa ad Aosta aveva paura del fidanzato

I messaggi della giovane francese sono stati estrapolati dai carabinieri sui dispositivi informatici dell’imputato Sohaib Teima, ora a processo per omicidio premeditato e occultamento di cadavere.
A cura di Antonio Palma
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Aveva paura del fidanzato la 23enne francese Auriane Nathalie Laisné e già nel 2022, due anni prima di essere uccisa ad Aosta, si lamentava di Sohaib Teima e del suo "comportamento violento", contestandogli "la possibilità che sarebbe stato in grado di ammazzarla". La circostanza emerge dal processo a carico del 22enne estradato in Italia dalla Francia dopo la richiesta di arresto.

“Sei violento, potresti uccidermi” aveva scritto infatti la vittima in una chat in lingua inglese rinvenuta sul computer del ventiduenne di Fermo. Auriane inoltre temeva di essere intercettata e aveva denunciato il furto di due sue utenze telefoniche. I messaggi sono stati estrapolati dai militari del Nucleo investigativo dei carabinieri di Aosta che si è occupato delle analisi sui dispositivi informatici dell'imputato. Si tratta però sono di una piccola parte dei contenuti rinvenuti dagli investigatori su computer e telefoni del ragazzo che tra l’altro aveva a disposizione altri smatphone non ancora sbloccati.

Il giovane, che si professa innocente, ha detto di aver già fornito i codici per lo sblocco dei suoi iPhone ipotizzando di aver invertito qualche cifra per errore. Nei prossimi giorni comunque sarà dato l'incarico ai periti di sbloccare i telefoni ed estrarre i dati ma anche di trascrivere una serie di intercettazioni telefoniche.

Secondo gli inquirenti, il giovane scriveva nei suoi appunti che la ragazza, trovata morta il 5 aprile 2024 in una chiesetta diroccata di La Salle, era dedita alla prostituzione e che spacciava stupefacenti. In realtà, nascosto all'interno del suo computer, è stato trovato un telefonino che sarebbe stato usato per segnalare al 112 la presenza di cocaina nella valigia di Auriane alla polizia di frontiera dell'aeroporto di Fiumicino con lo scopo di farla arrestare.

Sul computer di Teima i carabinieri hanno individuato invece rimandi all'uso di un sistema di monitoraggio di smartphone, accessi all'account di posta elettronica di Auriane, ricerche su come fingere telefonate da un'altra utenza e la copia integrale della memoria di uno smartphone simile a quello della ragazza. In una scheda di memoria micro-sd infine sono stati inoltre trovati video a sfondo sessuale della coppia.

Secondo la procura di Aosta, il delitto risale al 26-27 marzo. I due erano arrivati in Valle d'Aosta in bus il 25 marzo attraverso il traforo del Monte Bianco. Dopo una notte passata a Valgrisenche, erano andati a La Salle. Da lì Teima era poi rientrato da solo in Francia, passando però da Torino. Era poi stato arrestato nella zona di Lione il 10 aprile. La difesa del giovane parla di "processo indiziario" e sottolinea che Teima continua a professarsi innocente.

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