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Covid 19

Seconda ondata Coronavirus: il piano segreto sulla fase 3 con tre scenari possibili e 5 soluzioni

Un dossier riservato stilato dagli esperti dell’ISS e del ministero della Salute analizza quanto potrà accadere in autunno in Italia, in caso dovesse arrivare una seconda ondata di Coronavirus. Si parla della riapertura delle scuole, che potrebbe far salire la curva epidemiologica: l’indice di contagio RT crescerebbe dello 0,4 soltanto con il ritorno in classe.
A cura di Susanna Picone
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Tre possibili scenari per la fase 3 e cinque soluzioni: un documento riservato stilato dagli esperti dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute analizza quanto potrà accadere in autunno in Italia, in caso dovesse arrivare una seconda ondata di Coronavirus. Il documento terrebbe conto di un dato fondamentale che è la riapertura delle scuole e che potrebbe far salire la curva epidemiologica. Si ritiene che la ripresa delle lezioni possa incidere sull’Rt con un + 0,4. Ne scrive il Corriere della Sera che elenca i tre possibili scenari per la fase 3 e i cinque interventi già studiati.

Gli scenari

Il primo scenario ipotizzato nel documento riservato riguarda la “trasmissione localizzata”, ovvero una situazione simile a quella attuale, con la possibilità dell’aumento dell’indice Rt a causa di nuovi focolai: bisogna dunque prevedere una reazione adeguata per quanto riguarda la tracciabilità dei contatti. Il secondo scenario fa salire il livello di preoccupazione perché riguarda un’impennata di casi, comunque gestibile senza interventi straordinari a livello di servizio sanitario nazionale. Si ipotizza dunque un numero consistente di malati che finiscono in ospedale, ma senza provocare una situazione fuori controllo, e altri che invece possono gestire il contagio a casa. Poi c’è il terzo scenario che è quello peggiore: ipotizza infatti una seconda ondata di Covid-19 con un numero altissimo di nuovi casi e tanti ricoveri in terapia intensiva.

Il documento riservato dell’ISS e ministero della Salute

Nel documento di cui parla il Corriere si individuano dunque gli interventi necessari a contenere nuove situazioni di emergenza. Il primo riguarda la necessità di favorire — sulla base degli scenari — il coordinamento con le Regioni in modo da poter prendere ogni tipo di misura idonea. Per farlo sarà necessario “monitorare costantemente la situazione”. Il riferimento è al controllo che il ministero sta già effettuando grazie al monitoraggio settimanale. C’è un punto che riguarda poi la “garanzia di una comunicazione ufficiale”. Vuol dire che i numeri dell’epidemia devono essere sempre aggiornati. Il quarto punto riguarda un piano operativo aggiornato costantemente sulla scuola e sulle Residenze per anziani. “Si dovrà provvedere al rafforzamento dei presidi sanitari" e in particolare a quei “dipartimenti per la prevenzione” che garantiscono la tenuta del sistema e la capacità di prevenire situazioni di alto rischio. Nel documento si evidenzia la necessità di avere un numero sufficiente di posti letto disponibili negli ospedali, sia nei normali reparti che nelle terapie intensive. Inoltre sarà necessario avere farmaci adeguati, formazione del personale, dispositivi di protezione sufficienti.

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