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Terremoto nel Centro Italia

Terremoto di magnitudo 4.6 tra Ravenna e Cervia, avvertito anche in Veneto

Scossa di terremoto magnitudo 4.6 scala Richter registrata dagli strumenti Ingv appena passata la mezzanotte del 15 gennaio con epicentro in zona Forlí-Cesena-Ravenna. Poi un’altra di 3.0 a Cervia. L’evento tellurico distintamente avvertito in una vasta zona del centro Italia, dall’Emilia-Romagna al Veneto fino al Friuli. I Vigili del Fuoco via Twitter: “Per ora non abbiamo notizie di danni o situazioni di pericolo”
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Una scossa di terremoto magnitudo di 4.6 gradi della scala Richter è stata registrata dai sismografi dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia appena passata la mezzanotte del 15 gennaio, per la precisione alle 0.03 del mattino ed è durata circa 5 secondi. Dopo mezz'ora il tweet dei Vigili del Fuoco rassicura la popolazione: "Non abbiamo notizie di danni o situazioni di pericolo". Poi anche la Protezione Civile, a seguito delle prime verifiche in contatto con le strutture periferiche, annuncia che non risultano danni a persone o cose. "Sono in corso a Ravenna verifiche e controlli dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.6 avvenuta poco dopo la mezzanotte: al momento non sono stati segnalati danni", conferma il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che ha convocato il centro operativo comunale di protezione civile. Lo stesso primo cittadino ha poi fatto sapere che sono stati segnalati danni di lieve entità, e che le scuole resteranno chiuse oggi in via precauzionale. Il Comune di Cervia ha disposto, in via cautelativa, sopralluoghi in tutte le scuole comunali.

A mezzanotte e 29 minuti, una seconda scossa, questa volta di magnitudo 3.0, è stata registrata a Nord-ovest di Cervia. L'Ingv segnala l'epicentro 9 chilometri a nord-ovest di Cervia a una profondità di 22 chilometri.

L'evento sismico ha avuto come epicentro la zona Forlí-Cesena in Emilia Romagna, localizzato in mare. Tuttavia, a quanto si apprende anche dalle reazioni degli utenti sui social, giunte in tempo reale, la scossa di terremoto  è stata distintamente avvertita in una ampia parte della Pianura Padana, fino al Veneto, seminando il panico. Al momento però, come confermato dai Vigili del Fuoco, non si conoscono notizie di danni a persone o cose. Segnalazioni sono arrivate da Ravenna, Rovigo, Venezia, Modena, Padova, Bologna, perfino da Trieste. La Protezione civile è in allerta con le prefetture in attesa di eventuali segnalazioni di danni che – fortunatamente – al momento non ci sono.

Il comando nazionale dei Vigili del Fuoco ha fatto sapere via Twitter che non sono giunte richieste di soccorso o segnalazioni di danni.

Molte telefonate di richieste di informazioni ai Vigili del fuoco nella zona dell'epicentro ma anche in Veneto, dove il sisma, definito "breve ma intenso" di tipo ondulatorio è stato sentito nettamente, per alcuni secondi, soprattutto da chi risiede nelle abitazioni ai piani più alti. A causa della profondità del terremoto (25 km), il terremoto è stato avvertito su un’area molto vasta, come riportano i molti utenti sui nostri canali social.

Successivamente Ingv ha rivisto la magnitudo del sisma fissandola a 4.6 scala Richter e geolocalizzando l'epicentro a 11 chilometri da Ravenna, a 25 chilometri sotto il livello del suolo.

Una seconda scossa è stata registrata in zona Cervia poco dopo la prima, con magnitudo 3.0.

Il terremoto nel centro Italia di questa notte è all'interno di un'area dell'Italia giudicata  sismica dagli esperti, così come si evince dalle mappe Ingv che mostrano i terremoti degli ultimi anni in zona.

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A Ravenna panico, gente in strada

Molte persone si sono riversate in strada in preda al panico e molte chiamate sono state fatte ai vigili del fuoco anche nel Ravennate, dove è stato localizzato l'epicentro del sisma. Non si hanno al momento notizie circa danni a edifici o a persone coinvolte nel sisma, come confermato dal sindaco che ha dato notizia di ulteriori verifiche in corso.

Se si osserva la storia sismica della città di Ravenna si nota che sono riportati diversi terremoti che hanno prodotto intensità macrosismiche al sito pari o superiori al 6° grado MCS, quindi al di sopra della soglia che produce danno agli edifici. La massima intensità storica, pari al 7-8 grado, si è avuta in occasione del terremoto del 22 giugno 1620.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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