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“Er Pelliccia” esce dal carcere

Libero dopo 23 giorni di reclusione uno dei responsabili degli scontri di Roma del 15 ottobre. Fabrizio “Er Pelliccia” Filippi si dice pentito: “Ho sbagliato e pagherò, non volevo far del male”.
A cura di Susanna Picone
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er pelliccia è libero

All’indomani della manifestazione globale dello scorso 15 ottobre l’immagine per eccellenza che ha descritto l’indignazione italiana nel mondo non è stata, purtroppo, quella di un movimento pacifico che, come in altri Paesi, è sceso nelle strade contro il Sistema ma, nostro malgrado, quella di un ragazzo a torso nudo e con il volto coperto da una maglietta nera intento a lanciare un estintore contro le forze dell’ordine. Il ragazzo in questione fu presto identificato ed arrestato ma ieri sera, dopo 23 giorni a Regina Coeli, è tornato a casa.

“ Il nostro assistito ha capito di aver sbagliato e si è pentito. Non è un simbolo, non voleva colpire nessuno. ”
“Er Pelliccia”, così è conosciuto Fabrizio Filippi, studente ventitreenne di Bassano Romano, diventato ben presto il simbolo degli scontri che hanno devastato la capitale, adesso è “libero con obbligo di firma tre volte alla settimana”: questa la decisione del gip Paola Della Monica che ha accolto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Filippi. Resta il processo, resta l’accusa di resistenza pluriaggravata per gli incidenti e le violenze, ma Er Pelliccia è libero. Secondo il giudice il ragazzo avrebbe ormai raggiunto “un adeguato livello di consapevolezza”.

Nelle tre pagine di ordinanza si legge che “la presenza di una famiglia attenta e l’assistenza di uno psicoterapeuta appaiono idonee ad esercitare un efficace controllo permettendo a Filippi di orientare il suo disagio verso forme più mature” ed è lo stesso Filippi a promettersi pentito e consapevole dell’errore commesso (nonostante continui a non sentirsi parte dei black bloc e dei delinquenti della manifestazione).

Er Pelliccia giura, infatti, di esserci finito per caso nell’inferno di piazza San Giovanni perché lui, si difende così, aveva solo accompagnato un amico all’università, poi ha visto quella folla e ha deciso di seguirla. Ora, se questo potrà bastare, si sente pronto a pagare e promette alla mamma di non partecipare mai più ad alcun corteo.

Proseguono le indagini per identificare gli altri responsabili di Roma

scontri 15 ottobre roma

Digos, Questura e carabinieri del Ros continuano intanto con le indagini per identificare le altre persone responsabili degli scontri di Roma del 15 ottobre. Mentre Filippi veniva liberato, ieri è finito ai domiciliari un altro giovane, il 19enne romano che tentò di assaltare un mezzo idrante della polizia.

Il ragazzo era stato fermato in flagranza di reato dopo aver lanciato dei sampietrini contro le forze dell’ordine; in un primo momento era stato denunciato in stato di libertà ma ora gli inquirenti hanno ritenuto sussistenti le esigenze cautelari e così il gip Riccardo Amoroso ha emesso nei suoi confronti l’ordine di carcerazione.

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