Scomparsa Alessandro Venturelli, mamma Roberta contro l’archiviazione: “Basta indifferenza e disinteresse”

"Non posso sapere come andrà ma mi auguro che il fascicolo non venga chiuso. Non perché cambi qualcosa, ma per dare un segnale in un mondo di disinteresse e indifferenza". A parlare è Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli, il giovane sparito da Sassuolo ormai più di quattro anni fa e di cui non si hanno più notizie. Era il 5 dicembre 2020 quando del ragazzo, all'epoca 21enne, si persero le tracce.
Martedì 8 luglio è in programma l'udienza in cui si deciderà se il caso relativo alla scomparsa del ragazzo verrà archiviato o meno. La procura di Modena ha chiesto infatti una nuova archiviazione dopo che il giudice Clò, ad ottobre dello scorso anno, aveva concesso una proroga alle indagini, delegate alla squadra mobile di Modena e che prevedevano accertamenti anche fuori dall'Italia dopo che erano arrivate alcune segnalazioni dalla Romania.
Contro l'archiviazione è partita anche una campagna social, capitanata sempre da mamma Roberta che in questi quattro anni e mezzo non si è mai arresa. "Alessandro non lo cerca nessuno – ha detto a Fanpage.it -. Verificano solo le segnalazioni che arrivano. Quello che mi aspetto dalla giustizia è che il fascicolo rimanga aperto per dare il segnale che qualcuno ha a cuore il problema degli scomparsi e delle loro famiglie. C'è disinteresse e indifferenza. La persona che si allontana vive un momento di fragilità e dovrebbe essere aiutata. Non si possono abbandonare i familiari a un dramma del genere. È inconcepibile".
A proposito di segnalazioni, la mamma di Alessandro ci ha detto che le ultime sono arrivate da Roma e Firenze. "Io cerco di verificare da sola, ma non ce la faccio – ha sottolineato -. Serve l'intervento delle persone che hanno il dovere di aiutarmi. Una cosa che io mi chiedo sempre più spesso è perché non si usano le nuove tecnologie, come ad esempio l'intelligenza artificiale, anche per gli scomparsi. Alle istituzioni dico: Usatele!. Invece, siamo famiglie abbandonate. Io farò il possibile per cambiare questa situazione". Tutte le segnalazioni che arrivano a mamma Roberta vengono girate poi alla squadra mobile di Modena che le verifica: "Invito chi invia la segnalazione a fare anche denuncia perché solo la mia testimonianza non basta. Il silenzio che poi ne segue mi fa poi pensare che non si trattava di Alessandro, non mi viene detto più nulla. È tutto assurdo".
Al giudice che dovrà decidere se archiviare il fascicolo sulla scomparsa di Alessandro, la mamma ha rivolto un appello: "Si metta dalla mia parte e provi a pensare cosa farebbe se fosse suo figlio. Anche qualora si arrivasse all'archiviazione, la mia rabbia non è rivolta al giudice ma a tutto il sistema. Io mi sento abbandonata dalle istituzioni. C'è da sempre un vuoto legislativo relativo alla questione degli scomparsi che ancora deve essere colmato. Bisogna fare qualcosa nel pratico, la teoria fa perdere concretezza".