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Sciopero generale il 28 novembre, stop a treni, mezzi e scuola: chi aderisce e in quali modalità

Venerdì 28 novembre indetto sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati. Lo stop è stato proclamato per l’intera giornata, si fermeranno treni, aerei e mezzi pubblici ma anche i settori scuola, sanità e pubblica amministrazione. Tutti i dettagli.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Venerdì 28 novembre è stato indetto uno sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, proclamato da diverse sigle sindacali. Durante l'intera giornata potrebbero quindi verificarsi disagi.

Si fermeranno treni e mezzi pubblici ma anche il settore scuola, sanità e pubblica amministrazione. La mobilitazione, segnalata sul calendario ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata indetta per chiedere maggiori investimenti nei settori pubblici, per la stabilizzazione dei lavoratori, il rinnovo dei contratti e aumenti salariali.

Sciopero il 28 novembre, chi aderisce: settori coinvolti e modalità

Come già anticipato, allo sciopero indetto da diverse sigle sindacali (tra queste ci sono anche Cub, Usb, Usi, Cobas) aderiranno tutti i settori pubblici e privati, trasporti, scuole, pubblica amministrazione. Lo stop inizierà, in linea generale, alle ore 00 del 28 novembre e terminerà alle 23.59 dello stesso.

I vari settori seguiranno poi orari specifici. Per esempio, per il personale delle attività ferroviarie lo sciopero inizierà dalle ore 21 del 27 novembre e terminerà alle 21 del giorno successivo. Per i lavoratori delle autostrade sarà dalle 22 del 27 alle 22 del 28.

Per la sanità è articolato dal turno montante per la notte del 27 fino all'ultimo turno smontante per il 28. Il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco sciopererà per 4 ore (senza decurtazione). Il personale turnista dalle 9 alle 13, il personale giornaliero ed amministrativo per l'intera giornata del 28.

Stop a treni e mezzi pubblici il 28 novembre in tutta Italia

Venerdì 28 novembre sciopereranno i lavoratori del settore ferroviario e dei trasporti pubblici. I servizi potrebbero subire variazioni o cancellazioni, possibili disagi potrebbero verificarsi anche prima dell'inizio e dopo la conclusione della mobilitazione.

Trenitalia fa sapere che sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00. L’elenco completo dei servizi garantiti, suddiviso per regione, è disponibile a questo link.

Anche Italo, in vista della proclamazione di sciopero previsto dalle ore 21 del 27 fino alle ore 21 del 28 e al fine di diminuire i disagi causati ai viaggiatori, ha pubblicato la lista dei treni garantiti (la trovate cliccando qui).

Per quanto riguarda i mezzi pubblici le aziende delle singole città seguiranno orari e modalità differenti. Per esempio, il servizio di Autolinee Toscane sarà garantito dalle 4.15 alle 8.14 e dalle 12.30 alle 14.29.

Il Gruppo Torinese Trasporti garantirà invece il servizio urbano-suburbano, metropolitana, centri servizio al cliente dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 12 alle ore 15, mentre per il servizio extraurbano, bus cooperativo Linea 3971(tratta Ciriè – Ceres) da inizio servizio alle ore 8 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Il consiglio è quindi quello di consultare le pagine le pagine internet e i canali di comunicazione delle singole aziende per sapere se e come si svolgerà lo sciopero.

Venerdì si fermerà anche il trasporto aereo, personale di volo e addetti all’handling (che comprendono tutte le attività di assistenza a terra per aerei e passeggeri), così come quello dei vari servizi aeroportuali. Di conseguenza, in diversi scali italiani sono attese cancellazioni e ritardi.

Si ricorda che, come si legge sul sito di Enac, durante gli scioperi sono garantite le fasce orarie di tutela, dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, nelle quali i voli dovranno essere comunque effettuati.

Scioperano anche i settori scuola, sanità e pubblica amministrazione

Venerdì 28 sciopereranno anche scuola, sanità, pubblica amministrazione e altri servizi pubblici. La sigla Unicobas ha proclamato lo sciopero per tutto il personale docente e Ata di scuola, ricerca e università. Lo stop per chi deciderà di aderire durerà tutta la giornata.

Si uniscono alla mobilitazione anche i lavoratori del settore della sanità nelle modalità indicate precedentemente, Alcune attività programmate potrebbero subire variazioni o sospensioni, ma rimangono garantite tute le attività di urgenza ed emergenza.

In alcuni uffici pubblici non sarà garantito il servizio ai cittadini. Per maggiori dettagli si consiglia di verificare l'effettiva erogazione sui siti delle singole realtà.

Le motivazioni dello sciopero generale contro la legge di bilancio

Come già anticipato, lo sciopero è stato indetto per investire maggiori risorse nella sanità, nella scuola e nel settore pubblico, per aumentare i salari e ridurre il precariato. La protesta è anche contro la nuova legge di bilancio e per manifestare solidarietà al popolo palestinese, riporta un comunicato diffuso dall'Unione sindacale di base (Usb).

"L’USB rifiuta l’idea di un Paese basato sul ricatto, sulla precarietà, sulla repressione delle lotte e sulla obbedienza agli interessi dell’industria bellica", scrivono i rappresentanti sindacali.

Le richieste sono "2000 euro in paga base, a partire dal livello più basso per ogni CCNL, per tutte le mensilità; aumenti salariali che redistribuiscano ricchezza, adeguati al costo della vita attraverso una nuova scala mobile; la riduzione dell’orario a parità di salario, per abbassare i ritmi e per rispondere all’innovazione tecnologica".

Così come la "nazionalizzazione delle aziende e delle infrastrutture strategiche, per una nuova IRI che tuteli il patrimonio industriale, l’occupazione e il salario; un salario di transizione che per le crisi aziendali copra integralmente la retribuzione persa; lo stop ad appalti e subappalti, catena permanente di precarietà, divisione e morti sul lavoro".

I sindacati chiedono anche l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro e il rafforzamento dei poteri dei Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. E anche l'abolizione della Legge Fornero, che stabilisce l'età pensionabile a 62 anni.

Lo sciopero è stato indetto anche per protestare contro "la guerra che distrugge i popoli, riduce la democrazia e sottrae fondi alla spesa sociale. Scioperiamo per la rottura di ogni complicità con lo Stato genocida israeliano" e a sostegno del popolo palestinese.

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