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Sciopero Alitalia: cancellato il 60% dei voli. Sindacati: “No a 2mila licenziamenti”

Uno sciopero di 24 ore è stato proclamato dalle principali sigle sindacali contro un piano industriale che prevede oltre 2mila esuberi e drastici tagli degli stipendi.
A cura di Davide Falcioni
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Sarà un "martedì nero" per molti quello di oggi, soprattutto per quanti avevano in programma di viaggiare con Alitalia. E' stato infatti proclamato uno sciopero di 24 ore dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta, USB e CUB Trasporti. Alla mobilitazione – che interesserà il 60% dei voli – prenderanno parte anche le associazioni professionali ANPAC e ANPAV dalle 12 alle 16. Lo sciopero è stato indetto dopo la prima fase del confronto tra azienda e sindacati sul nuovo piano industriale che ha confermato tutte le distanze tra le parti. La trattativa riprenderà da domani e il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha fissato nella data del 13 aprile la scadenza entro cui trovare un accordo. Dal 14 dovrebbe infatti partire la manovra finanziaria da 1,9 miliardi che dovrebbe dare ossigeno alla cassa della compagnia la cui liquidità è ormai agli sgoccioli.

Nel tentativo di contenere i disagi Alitalia ha cancellato svariati collegamenti e modificato la programmazione di molti voli sia nazionali che internazionali. L'azienda manterrà comunque una fascia di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, ma nel frattempo ha attivato un piano straordinario per ‘trasferire' sui primi voli disponibili il maggior numero di passeggeri coinvolti. Il 92% dei viaggiatori – secondo quanto afferma la compagna – riuscirà comunque a imbarcarsi e non subire disagi eccessivi. I viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per volare dalla sera del 4 aprile alla prima mattinata del 6 aprile, spiega l'azienda, sono invitati a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando il numero verde 800.65.00.55 (dall'Italia), il numero +39.06.65649 (dall'estero), oppure contattando l'agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto.

Le ragioni dello sciopero dei lavoratori Alitalia

I sindacati hanno proclamato lo sciopero contro un piano industriale che ricadrà pesantemente sui lavoratori prevedendo migliaia di licenziamenti e un drastico taglio dei salari: "Dei 2037 esuberi – spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil – 1338 sono tempi indeterminati, 558 determinati e 141 sono in attività all’estero. Una parte degli esuberi, 813 (composti da 704 indeterminati e da 109 determinati) sono dovuti ad esternalizzazioni di attività. Aldilà della nostra opinione non favorevole, 314 unità presenti nelle manutenzioni sono oggetto di cessione di attività sulla base della legge in continuità di rapporto di lavoro ma per la maggior parte, 499 persone, Alitalia ha proposto di passare l’attività licenziando le persone”. Secondo Nino Cortorillo, segretario nazionale della Filt Cgil “basare un piano sul vincolo di un accordo col sindacato, chiamato ad accettare licenziamenti e tagli retributivi, pone le basi di un ricatto, non di una trattativa".

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