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Schettino vince la causa: Costa Crociere gli deve pagare l’avvocato

L’ex comandante della Concordia ha vinto la causa civile contro la sua ex compagnia che non voleva rimborsargli il costo dell’avvocato che gli era stato indicato per il processo sul naufragio.
A cura di Antonio Palma
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Vittoria in Tribunale per l’ex comandante della Concordia Francesco Schettino che aveva fatto causa alla sua ex società Costa Crociere per avere l'assistenza legale nei processi a suo carico per il naufragio davanti all'Isola del Giglio. Il Tribunale di Torre Annunziata in provincia di Napoli, a cui Schettino si era rivolto, infatti gli ha dato ragione stabilendo che Costa Criocere deve rimborsargli quanto speso per pagare il suo primo avvocato difensore nella vicenda giudiziaria della Concordia. Il Tribunale partenopeo ha già emanato un decreto esecutivo per il rimborso di circa 26mila euro pagati dallo stesso Schettino per onorario e spese dovute all’avvocato difensore Bruno Leporatti, che all'epoca gli fu indicato dalla stessa compagnia marittima.

La causa civile intentata da Schettino

Nella causa civile intentata dall'ex comandante della Concordia, la Costa Crociere si era sempre difesa spiegando che il pagamento dell'avvocato non era dovuto in quanto nei patti tra armatore e comandanti è prevista assistenza legale in caso di contenziosi ma non per i casi di dolo o colpa grave. Secondo Costa, infatti, sia l'incidente probatorio nella fase di indagini preliminari dell'inchiesta sul naufragio, sia la successiva richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura di Grosseto, indicavano proprio una colpa grave da parte di Francesco Schettino. Il Tribunale campano però ha dato torto alla compagnia stabilendo che a Schettino vada comunque rimborsato il costo dell'avvocato.

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