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Scatole di Viagra in cambio dei voti degli anziani: scandalo in Sud Corea

Alcuni politici sono accusati di aver “comprato” voti in cambio di generose quantità di Viagra.
A cura di D. F.
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La compravendita di voti è una pratica che in Italia conosciamo assai bene e che, sbagliando, spesso riteniamo essere una caratteristica esclusiva del nostro paese. Non è così e lo dimostra un'inchiesta che sta conducendo la polizia sudcoreana, convinta che alcuni importanti uomini politici abbiano ottenuto voti elargendo favori agli elettori: in particolare l'indagine ruota intorno alla donazione i confezioni di Viagra agli anziani che avessero scelto un candidato. La frode si sarebbe consumata nella città di Suwon, a circa 30 chilometri a sud della capitale Seul, dove uno dei candidati alle elezioni comunali è stato trovato in possesso di centinaia di scatole di un farmaco utile per curare le disfunzioni erettili degli uomini.

I pubblici ministeri della città di Suwon, dove si presume si siano svolti gli illeciti, hanno dichiarato: "Stiamo effettuando le ultime verifiche, a quanto pare un importante candidato alle elezioni ha "comprato" voti in cambio di scatole di Viagra". La pena prevista per questa fattispecie di reati è di cinque anni di carcere e 8.750 dollari di multa.

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