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Scarcerato Belmonte, padre e marito delle donne uccise a Castel Volturno

Torna libero Domenico Belmonte, ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale e accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Grande e la figlia Maria e di averne occultato i cadaveri nella loro villetta nel Casertano.
A cura di Susanna Picone
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Torna libero Domenico Belmonte, ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale e accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Grande e la figlia Maria e di averne occultato i cadaveri nella loro villetta nel Casertano.

Domenico Belmonte è tornato in libertà dopo meno di un mese di detenzione. Il 72enne ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale è al centro di una terribile storia di cronaca venuta fuori grazie alla segnalazione della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”: meno di un mese fa, in una villetta di Castel Volturno (Caserta) sono stati trovati due cadaveri che appartenevano a due donne scomparse otto anni fa. Si trattava di Elisabetta Grande e della figlia Maria, rispettivamente moglie e figlia di Domenico Belmonte. I loro corpi erano nascosti in una intercapedine sotto al pavimento di una delle stanze. E dopo il ritrovamento dei cadaveri e le domande fatte all’uomo che in questi anni è rimasto in quella casa, è scattata l’accusa nei suoi confronti: duplice omicidio e occultamento dei cadaveri.

Belmonte disse di non sapere nulla della morte delle due – Il provvedimento restrittivo era stato emesso lo scorso 16 novembre dal gip del Tribunale Francesco Caramico D'Auria che aveva convalidato il fermo disposto dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Ma ora i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno disposto la scarcerazione su istanza della difesa. Non si conoscono ancora le motivazioni che saranno depositate nelle prossime settimane. Quando è stato arrestato Domenico Belmonte si è difeso dicendo di non sapere nulla della morte delle due e che aveva sempre immaginato un allontanamento volontario da parte della moglie e della figlia. Lui non ne aveva denunciato la scomparsa “per vergogna”, per non ammettere di essere stato abbandonato. Agli inquirenti aveva anche detto di non aver mai avvertito, nonostante risiedesse nella casa degli orrori, il cattivo odore emanato dai due cadaveri.

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