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Savona, uccide la ex al karaoke: “L’ho fatto per soldi, non per gelosia. Mi aveva tolto tutto”

“Mi sono costituito quando saputo di bimba ferita”, così Domenico Massari, autore dell’omicidio della ex Deborah Ballesio sabato notte, nel locale Aquario di via Nizza. L’uomo ha ammesso il movente economico, non quello passionale. Nel 2015 aveva dato fuoco al locale (nel quale aveva investito 300mila euro) e all’abitazione della donna, patteggiando per questo 3 anni e 2 mesi di reclusione.
A cura di Biagio Chiariello
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“Non si tratta di motivi passionali, ma economici e ho fatto giustizia alla mia persona”. Queste le dichiarazioni che Domenico Massari, accusato di aver ucciso la ex moglie Deborah Ballesio sabato notte in un ristorante sul lungomare tra Savona e Vado Ligure, ha reso nelle due ore di interrogatorio di fronte al pm Chiara Venturi, insieme al procuratore capo Ubaldo Pelosi e al capo della Squadra Mobile Rosalba Garello. L'accusa formalizzata nei suoi confronti è di omicidio premeditato per il delitto della donna, oltre che di lesioni aggravate per le due donne e la bambina rimaste ferite durante la sparatoria, ricettazione per la pistola Smith&Wesson risultata rubata e porto illegale di armi.

L'interrogatorio di Massari

Massari ha ricostruito i fatti confessando il delitto, sostanzialmente confermando il movente legato a motivi di natura economica e di denaro e non a gelosia nei confronti dell'ex coniuge. In particolare, l'investimento per aprire il night della moglie e poi altri soldi delle quali secondo le sue accuse la donna si sarebbe appropriata lasciandolo a suo dire senza nulla. Ha anche ribadito il “dispiacere per aver ferito degli innocenti”. Per l’uccisione della 39enne Deborah Ballesio non ha mostrato alcun pentimento, ma un “forte senso di colpa” dopo aver appreso, durante la sua latitanza, di “aver ferito una bimba”. Sarebbe stato questo particolare a “smuovere la sua coscienza” inducendolo a presentarsi davanti al carcere di Sanremo, dove è stato poi ricondotto al termine dell’interrogatorio.

Non la gelosia, ma i soldi

Il Procuratore Pelosi ha spiegato che  durante l’udienza tenutasi in procura a Savona “Massari è apparso lucido e razionale”. L’uomo ha spiegato di “aver sparato cinque colpi contro la vittima e uno in aria per poi scappare”. Pelosi ha poi confermato il movente economico del delitto: “Quando nel maggio del 2018 è uscito dal carcere (aveva patteggiato 3 anni e 2 mesi, ndr), lui l’aveva chiamata per chiederle conto dei soldi, ma lei non aveva risposto. Massari ha raccontato di aver avuto dei soldi nascosti che poi non ha più trovato dopo aver scontato la sua condanna. Si era convinto che li avesse presi la donna e, quindi, che fosse per colpa sua se non aveva più soldi”.

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