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Save the Children: il 94% dei genitori considera i figli a rischio abusi

I genitori italiani sono consapevoli del rischio che i propri figli minorenni possano essere oggetto di comportamenti inappropriati o di abusi da parte di adulti negli ambienti frequentati quotidianamente. Un minore su tre, emerge da un’indagine, è a conoscenza di episodi subiti da coetanei.
A cura di Susanna Picone
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Una percentuale altissima di genitori, secondo quanto emerge da un’indagine realizzata da Ipsos per Save the children, considera i propri figli minorenni a rischio di abusi da parte degli adulti. Per ben il 94% dei genitori italiani presi in considerazione i figli sono esposti alla minaccia di comportamenti abusanti o inopportuni degli adulti nei luoghi frequentati abitualmente. La fotografia è stata scattata dall’indagine “Tutela dei minori nei luoghi frequentati con regolarità, siamo in grado di garantirla?” realizzata da Ipsos per l’Organizzazione e diffusa oggi in occasione della presentazione di Adulti a posto, il sistema di condotta, segnalazione e risposta ideato per aiutare a proteggere i minori da situazioni di abuso, sfruttamento e comportamenti scorretti da parte degli adulti  che dovrebbero prendersi cura di loro. L’evento, che ha visto la partecipazione di diverse voci autorevoli, si è tenuto a Roma presso la sala Caduti di Nassirya del Senato.

Quali sono i luoghi considerati maggiormente a rischio – Per i genitori, i luoghi maggiormente a rischio per i loro figli sono i centri sportivi (43%), seguiti da oratori e parrocchie (39%), e dalla scuola (38%). Ma anche altri luoghi sono considerati potenzialmente non sicuri: tra questi centri aggregativi, ludico-ricreativi e associativi. Che gli adulti possano far sentire insicuri i minori è una realtà confermata da più di un adolescente su tre, che dichiara di aver coetanei che hanno subito episodi di questo tipo da parte di adulti almeno qualche volta, o addirittura spesso. Per quanto riguarda i genitori, solo il 23% ritiene che i propri figli siano completamente tutelati rispetto agli adulti nei luoghi di attività o svago frequentati, per il 59% ci si ferma alla sola sufficienza, mentre il 16% è convinto che di fatto la tutela sia insufficiente o totalmente assente.

Quali sono i comportamenti considerati abusanti nei confronti dei minori – I comportamenti considerati abusanti o inappropriati sono per i ragazzi l’imposizione di contatti o rapporti fisici indesiderati, le minacce e i ricatti per ottenere qualcosa, la discriminazione in base all’etnia e alle origini. Dall’indagine emerge anche che l’utilizzo di parole forti o parolacce e qualche scappellotto rappresentano comportanti ai quali i minori sembrano essersi abituati: quasi la metà degli intervistati li considera, infatti, accettabili. In testa alla lista dei genitori c’è invece l’induzione all’utilizzo di sostanze proibite o vietate per l’età del ragazzo (92%), come di quelle utilizzate per migliorare la prestazione fisica o mentale (90%), ma viene stigmatizzata anche l’offesa delle origini o dell’etnia (90%), e la pretesa o imposizione di rapporti fisici (90%).

La denuncia di Save the Children – “Veniamo quotidianamente a conoscenza di fatti di cronaca che hanno coinvolto direttamente minori, vittime di abusi da parte di persone adulte appartenenti a istituzioni scolastiche o religiose, associazioni, organizzazioni o centri aggregativi di varia natura. Una persona che si trova in una posizione fiduciaria e autorevole rispetto ai minori, può più facilmente compiere abusi o adottare comportamenti scorretti nei loro confronti”, ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. Secondo Neri i dati emersi dalla ricerca dicono anche che i minori si trovano a non avere alcun riferimento per confrontarsi e agire senza timori. L’Organizzazione ha creato una vera e propria policy di riferimento per la tutela dei minori in riferimento alla selezione del personale e alla formazione di quello già esistente.

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