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Sardegna, morto bimbo di 7 anni in un incidente stradale: era in auto col nonno

Uno scontro frontale tra due auto in una strada delle campagne di Nurri è costato la vita a Davide Agus, bimbo di Lanusei. La macchina guidata dal nonno 61enne avrebbe invaso l’altra corsia e dopo una semicurva ha impattato con una Renaut Clio che arrivava dal lato opposto. Pare che il piccolo non indossasse la cintura.
A cura di Biagio Chiariello
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Si chiamava Davide Agus, aveva 7 anni ed era di Lanusei, il bimbo morto nella serata di ieri a Nurri in provincia di Cagliari: fatale è stato lo scontro frontale tra la Fiat Panda dove viaggiava col nonno e una Renault Clio guidata da un anziano di 86 anni, lungo la strada vicinale Pixina Cadeddu. I medici del 118 arrivati sul posto hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare.

Pare che Davide viaggiasse dal lato del passeggero senza cintura di sicurezza. Il piccolo sarebbe stato sbalzato nell’impatto sul vetro anteriore dell’utilitaria. Gravissime le lesioni riportate dal bambino che nemmeno l’apertura dell’airbag è riuscita a proteggere, come si legge su Sardinia Post. Illeso il nonno, un 61enne di Nurri. Davide si trovava nella zona di Nurri per far visita ai nonni ed era uscito nel tardo pomeriggio solo con l’anziano parente, in macchina, per fare un giro in campagna.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Isili, la macchina guidata dal 61enne avrebbe invaso l'altra corsia e dopo una semicurva ha impattato con una Renaut Clio che arrivava dal lato opposto. I Carabinieri stanno cercando di accertare le responsabilità: il nonno della piccola vittima è stato sottoposto all’alcoltest. Ferito, ma non sarebbe in pericolo di vita, anche l'86enne alla guida dell’altra auto, trasportato dal 118 all'ospedale Brotzu di Cagliari.

"Gli specialisti del 118 – sbotta il sindaco di Nurri, Antonello Atzeni – hanno immediatamente chiesto l'intervento dell'elisoccorso. Ma due velivoli, quelli di stanza a Cagliari e a Olbia, erano impegnati in altri soccorsi, mentre quello di base ad Alghero, contattato quando ormai erano le 19,20, non è mai partito verso Nurri: il pilota ha ritenuto che sarebbe arrivato al buio e che non ci fossero quindi le condizioni di sicurezza per atterrare". "Non si possono lasciare le zone dell'interno prive di questo fondamentale servizio. È necessario che una base dell'elisoccorso sia dislocata anche lontano dai porti e dagli aeroporti. Forse la vita del piccolo Davide non si sarebbe potuta salvare in ogni caso, ma resta il fatto che le zone interne sono dimenticate".

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