Sanofi e Gsk avviano fase 3 del vaccino anti-Covid: approvazione entro il 2021

Sanofi e GSK hanno annunciato di aver avviato la fase 3 dello studio clinico per il vaccino anti-Covid per stabilire la sicurezza, l'efficacia e l'immunogenicità delle proteine ricombinanti adiuvate. Lo studio, secondo quanto le due aziende farmaceutiche fanno sapere in un comunicato stampa, coinvolge oltre 35.000 volontari dai 18 anni in su in diversi Paesi, in Stati Uniti, Asia, Africa e America Latina. Il trial servirà anche per stabilire l'efficacia della formulazione rispetto al virus originale "D.614" e alla variante B.1.351, sottovariante della cosiddetta sudafricana. Il vaccino anti-Covid, se la fase 3 darà risultati positivi, potrà essere approvato nell'ultimo trimestre del 2021. Durante la fase 2 il candidato vaccino ha dimostrato di indurre una forte risposta immunitaria con produzione di anticorpi neutralizzanti in tutti i gruppi di età adulta, con tassi di sieroconversione dal 95 al 100%. Dopo una sola dose, la risposta immunitaria è stata elevata in pazienti che hanno avuto in precedenza un'infezione da SARS-CoV-2, suggerendo un forte potenziale per lo sviluppo come vaccino di richiamo.
Thomas Triomphe Executive Vice President, Global Head of Sanofi Pasteur, si è detto fiducioso: “Crediamo che la nostra piattaforma tecnologica unica possa offrire un'opportunità davvero rilevante dal punto di vista clinico”. E ancora: “Abbiamo adattato la nostra strategia di sviluppo in considerazione del fatto che il virus continua a mutare e cercando di anticipare quanto potrebbe essere necessario in un contesto post-pandemico. Questa sperimentazione è la prova tangibile della nostra volontà di mettere in atto un approccio deciso e flessibile in risposta alla pandemia”. Roger Connor, presidente di GSK Vaccines, ha aggiunto: "Crediamo che servano soluzioni ulteriori per Covid-19 che possano aiutare a raggiungere le persone in tutto il mondo, soprattutto perché la pandemia si evolve e le varianti continuano a emergere. Abbiamo adeguato la nostra tecnologia e il progetto di studio riflette questa necessità. Costruirà il potenziale ulteriore di questo vaccino adiuvato a base di proteine ricombinanti. Siamo grati ai volontari che prenderanno parte alle prove e speriamo che i risultati si aggiungano ai dati incoraggianti che abbiamo visto finora, in modo da poter rendere il vaccino disponibile il più rapidamente possibile".