San Giovanni Rotondo, incendi dolosi devastano oltre 1.100 ettari. Fiamme vicine alla casa di Giuseppe Conte

A San Giovanni Rotondo divampano incendi dolosi che hanno distrutto 1.100 ettari e costretto all’evacuazione 70 famiglie, poi rientrate. Il sindaco dichiara lo stato d’emergenza. L’Asl invita i cittadini a restare in casa per l’alta presenza di fumo nell’aria. Minacciata anche la casa di Giuseppe Conte.
A cura di Davide Falcioni
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"La situazione è grave. Siamo sotto assedio da circa 48 ore. Siamo tutti stremati: non si dorme e siamo operativi sin dalle primissime ore del mattino. Personalmente, io e la mia squadra siamo attivi dalle cinque, ma c’è chi ha iniziato ancora prima. È stata una prova durissima". A parlare, intervistato da Fanpage.it, è il sindaco di San Giovanni Rotondo, Filippo Barbano, da giorni alle prese con un vasto incendio di origine dolosa che ha distrutto un vasto territorio comunale minacciando, soprattutto nel corso della notte, anche alcuni quartieri e abitazioni private.

Incendi di origine dolosa a San Giovanni Rotondo

I roghi, alimentati da forti raffiche di vento, sono scoppiati domenica. Le fiamme, concentrate in tre distinti focolai ritenuti ormai senza dubbio di origine dolosa, hanno costretto all’evacuazione almeno 70 famiglie (poi rientrate nelle loro case) e ridotto in cenere oltre 1.100 ettari di vegetazione. La situazione è precipitata nella giornata di ieri, quando i roghi si sono estesi rapidamente dalle zone periferiche fino a minacciare seriamente le abitazioni. Via Crisetti, completamente chiusa al traffico, è stata l’ultima ad essere aggredita dal fuoco, con le fiamme che hanno lambito i palazzi e costretto la popolazione alla fuga. Critica anche la situazione in via Saragat e via Costa, nella zona nord della città, dove diverse famiglie hanno trovato rifugio temporaneo presso amici e parenti.

Il sindaco: "Grazie ai canadair situazione sotto controllo"

Per contrastare l’enorme fronte di fuoco, sono intervenute squadre dei Vigili del Fuoco non solo da Foggia, ma anche dall’Abruzzo e dalla Colonna Mobile di Bari. Al lavoro anche decine di volontari della Protezione Civile locale e da altri comuni vicini, tra cui San Marco in Lamis, e perfino gruppi giunti dal Piemonte. "Possiamo dire – spiega il sindaco a Fanpage.it – che la situazione è sufficientemente sotto controllo, soprattutto grazie all'intervento fondamentale dei Canadair, delle forze dell’ordine e dei tantissimi volontari che stanno facendo un lavoro encomiabile. Le zone colpite sono impervie, non facilmente raggiungibili da terra, e senza il supporto aereo non avremmo potuto contenere le fiamme. C'è ancora tanto fumo, e questo è un segnale che sotto la cenere potrebbe covare ancora del fuoco. Inoltre, il vento, seppur leggero, non aiuta affatto. Restiamo in massima allerta".

Fiamme vicine alla casa di Giuseppe Conte

Nelle scorse ore era aumentato il livello di allerta perché le fiamme si stavano avvicinando pericolosamente all'ospedale e al convento: "Ma adesso – ha aggiunto Barbano – non c'è nessun rischio immediato. Il fuoco si era inizialmente diretto in quella direzione, ma siamo a una distanza di sicurezza. L’azione dei Canadair è stata cruciale per fermarne l’avanzata. Stiamo vigilando attentamente, ma posso tranquillizzare tutti: non ci sono evacuazioni in corso e le strutture strategiche sono al sicuro".

Il rogo ha minacciato anche la casa della famiglia dell'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, originario proprio di san Giovanni Rotondo: "Le fiamme – conferma il sindaco – sono arrivate vicino a quella zona, a poche centinaia di metri. Ma l’abitazione non è attualmente in pericolo. I Canadair hanno fatto un lavoro incredibile anche lì, e le distanze di sicurezza sono state mantenute".

Fumo e rischio salute: le raccomandazioni dell’Asl

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl – Area Nord, in collaborazione con l’Ufficio Sanitario Comunale, ha intanto diffuso una serie di raccomandazioni a tutela della popolazione a causa delle elevate concentrazioni di fumo e possibili sostanze tossiche disperse nell’aria. I cittadini sono invitati a restare in casa, con porte e finestre chiuse, limitare gli spostamenti non necessari, in particolare anziani, bambini e soggetti con patologie respiratorie.

In caso di necessità di uscire, è consigliato l’uso di mascherine FFP2. Disattivare i sistemi di ventilazione meccanica e condizionatori con presa d’aria esterna è un’altra delle misure precauzionali suggerite. Sospese tutte le attività fisiche all’aperto, mentre si raccomanda di non consumare frutta e ortaggi coltivati nelle zone colpite, in attesa delle verifiche da parte dell’Arpa e dell’Asl.

A supporto della popolazione, le associazioni Croce Rossa e Misericordiae hanno attivato due auto itineranti per distribuire gratuitamente mascherine FFP a chi ne fosse sprovvisto.

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