Samuele, 15enne morto travolto da un’auto sul monopattino. La mamma: “Quel mezzo era il mio incubo”

"Mi sono sentita cadere il mondo addosso, sono scoppiata a piangere, non potevo crederci". A parlare è la mamma di Samuele Brognara, il 15enne della provincia di Verona morto sabato scorso, alla vigilia di Pasqua, dopo essere stato travolto da un'auto mentre si trovava sul suo monopattino elettrico a Oppeano.

In una intervista a L'Arena la donna ha confessato di avere paura di quel mezzo utilizzato dal figlio, che nel giro di qualche giorno avrebbe compiuto 16 anni. "Non volevo che Samuele avesse il monopattino elettrico, avevo paura che prima o poi gli sarebbe successo qualcosa di brutto. Anche sabato mattina, prima di andare a lavorare, mi ero raccomandata con lui che non lo usasse. Mi diceva che lo usava solo per andare dagli amici a Palù e non a Oppeano, ma sapevo che non era vero", ha aggiunto.

La donna, la notte dell'incidente, aveva provato a contattare Samuele che però non le rispondeva. È stato allora che aveva capito che poteva essergli capitato qualcosa. "Nessuno sapeva dove fosse finito, qualcuno mi ha detto che c’era stato un incidente", ha aggiunto la sorella 19enne. Finché non è arrivata la conferma del coinvolgimento del ragazzo nel sinistro da parte delle forze dell'ordine.

"Odiavo quel mezzo, avevo paura che mi avrebbe portato via Samuele e purtroppo è stato così. Lui faceva sempre di testa sua", ha concluso la mamma. Intanto, proprio il tema dell'uso dei monopattini elettrici è tornato al centro del dibattito pubblico dopo la tragedia di Oppeano.

Secondo Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e componente del tavolo tecnico dell’Associazione dei Comuni italiani, questa problematica "è tra le priorità da affrontare subito per aumentare la sicurezza stradale. Abbiamo raccomandato l’introduzione di due nuovi obblighi: quello della targa, per rende più facili i controlli e le sanzioni, e quello dell’assicurazione. È evidente che i monopattini sono dei veicoli a tutti gli effetti, e quindi vanno regolamentati".