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Omicidio Saman Abbas

Saman, l’avvocato del padre: “Ci sono altri possibili moventi per l’omicidio, li dimostreremo”

Le parole dell’avvocato Enrico Della Capanna, uno dei legali di Shabbar Abbas, imputato per l’omicidio della figlia insieme a uno zio, due cugini e alla moglie, ancora latitante.
A cura di Biagio Chiariello
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"Un omicidio può scaturire da un movente passionale, economico, ideologico, culturale o altro" ma "finora si è cercato un movente sempre nella stessa direzione". Queste le parole dell'avvocato Enrico Della Capanna, uno dei legali di Shabbar Abbas, il padre di Saman, uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio del 2021 a Novellara, rientrato in Italia nei giorni scorsi dopo l'estradizione dal Pakistan.

"Cercheremo di dimostrare che, in realtà esistono altre ipotesi attendibili rispetto a quella dell'accusa, cioè l‘intolleranza di Saman agli obblighi che avrebbe dovuto tenere", ha detto il legale che deve difendere l'imputato, 47enne, dall'accusa di omicidio e sequestro di persona in concorso con la moglie e altri 3 familiari, lo zio Danish Hasnain e i cugini Nomanulhaq e Ijaz Ikram, ritenuti gli esecutori dell'omicidio di Saman.

Della Capanna ha messo in dubbio che, nel filmato del 30 aprile 2021, l'ultima volta che la ragazza è stata vista viva, Shabbar avesse in spalla lo zainetto che portava in spalla la figlia.

"Ho guardato mille volte quel filmato ma non so dire con certezza se quello fosse uno zainetto, potrebbe anche essere un oggetto diverso. Non sapendo se quello fosse uno zainetto, non posso inferire che fosse l'oggetto che Saman aveva in spalla prima di ‘scomparire' dalle immagini della telecamera. E se fosse stata una busta per la spesa con dentro degli oggetti?. Mi chiedo: è stata fatta una perizia su queste immagini per dire con certezza che quello che aveva era uno zainetto oppure siamo arrivati a dirlo per sentimento o perché ci faceva comodo ritenerlo?".

Le immagini ritraggono Saman uscire con uno zainetto in spalla, in compagnia dei genitori, e dirigersi verso le campagne dietro casa a Novellara. Qui, secondo gli inquirenti, sarebbe stata consegnata allo zio, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio. Una decina di minuti dopo i genitori rientrano in casa, passando davanti alle telecamere, senza la figlia. Shabbar dopo qualche minuto esce ancora di casa, si dirige nuovamente nei campi e ritorna con quello che sembra essere proprio lo zainetto di Saman in spalla.

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