1.684 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, condannati all’ergastolo i genitori della 18enne: 14 anni allo zio, assolti i cugini

I genitori di Saman Abbas sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio della figlia. Condannato invece a 14 anni lo zio e assolti i cugini della 18enne di Novellara. I genitori sono stati ritenuti dalla Corte mandanti dell’assassinio. Lo zio Danish esecutore materiale del delitto ma ha beneficiato dello sconto di pena per rito abbreviato.
A cura di Gabriella Mazzeo
1.684 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Per Shabbar Abbas e sua moglie Nazia Shaheen è arrivata la condanna all'ergastolo per l'omicidio della figlia 18enne Saman Abbas, la ragazza morta nel 2021 dopo essersi opposta a un matrimonio combinato. Condanna a 14 anni di carcere per lo zio Danish Hasnain, assolti invece i cugini di cui è stata ordinata l'immediata liberazione. I genitori sono stati ritenuti dalla Corte mandanti dell'omicidio della figlia. Lo zio Danish esecutore materiale del delitto.

Oggi, dopo un'ora e quaranta minuti di dichiarazioni spontanee da parte del padre di Saman Abbas alla Corte di assise di Reggio Emilia, la Corte si era ritirata per la sentenza che è arrivata dopo quasi cinque ore di camera di consiglio. Gli imputati, oltre a Shabbar che ha rilasciato dichiarazioni in italiano, sono lo zio Danish Hasnain, i cugini della ragazza, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, e la madre che risulta ancora latitante. Tutti gli imputati, eccetto ovviamente la madre, erano presenti in aula alla lettura della sentenza.

Sentenza Saman: cugini in lacrime, il padre senza parlare

I cugini di Saman, scarcerati immediatamente,  sono usciti dall'aula in lacrime, abbracciando i loro difensori. Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz erano detenuti, dopo essere stati arrestati all'estero, perché accusati di aver partecipato al seppellimento del cadavere di Saman. Per i giudici, invece, sono estranei ai fatti. Shabbar Abbas, il padre di Saman, condannato all'ergastolo, ha invece lasciato l'udienza senza parlare e subito dopo la lettura della sentenza.

Lo zio Danish Hasnain è stato riconosciuto autore materiale dell'omicidio di Saman ma ha avuto una pena di 14 anni perché ha beneficiato dello sconto di pena dovuto al rito abbreviato anche se i giudici glielo avevano negato. Questo perché, ha spiegato il suo difensore, Liborio Cataliotti, sono venute meno le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti e futili che avrebbero impedito il rito, e sono state riconosciute le attenuanti generiche.

Processo Saman: le testimonianze e le richieste dell'accusa

Fondamentale per delineare la dinamica del delitto è stata la testimonianza del fratello della vittima, all'epoca dei fatti ancora minorenne. Assistito dall'avvocato Valeria Miari, ha raccontato di aver sentito il padre parlare della fossa da scavare, invitando poi i cugini e lo zio della 18enne ad evitare dietro le telecamere, costringendo anche il figlio a fare lo stesso. L'adolescente, oggi maggiorenne, sarebbe stato costretto a restare sull'uscio mentre la sorella veniva uccisa per non essere ripreso.

Per Shabbar e sua moglie era stato chiesto l'ergastolo, 26 anni per gli altri tre imputati: per lo zio Hasnain, è stato chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche, in equivalenza alle aggravanti, alla luce della collaborazione che prestò agli inquirenti per far trovare il cadavere della vittima, mentre i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq, erano state chieste le generiche equivalenti alle aggravanti in relazione alla loro giovane età e per la sudditanza nei confronti dei due parenti più vecchi.

1.684 CONDIVISIONI
257 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views