Salvatore Girone, uno dei Marò: “Non siamo assassini, vogliamo tornare a fare il nostro mestiere”

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"Io posso dire di essere contento perché rimango a casa, perché posso uscire con mio figlio tutte le volte che voglio come sto facendo ora. Posso stare con la mia famiglia. Oggi è davvero una grande giornata". Sono queste le prime parole a caldo di Salvatore Girone, uno dei marò al centro dell'intricatissimo caso giudiziario e diplomatico con l'India, raggiunto da Giuliano Foschini di Repubblica. Il militare italiano confessa di essere rimasto felicemente sorpreso dalla decisione delle autorità italiane e ovviamente ricorda l'impegno enorme di ministeri e Governi: "Noi non avevamo dubbi, anzi avevamo prove dirette dell'impegno che lo Stato ha profuso nei nostri confronti. Ma sono felice soprattutto perché possiamo così tornare al reparto. Siamo fucilieri della Marina, vogliamo tornare a fare il nostro mestiere". Un pensiero ovviamente va ai tanti italiani che li hanno sostenuti in questi lunghi mesi: "Il popolo italiano ci ha sempre sostenuto con tantissime cartoline che non ci hanno mai fatto sentire soli. Ringrazio anche i numerosi sostenitori che non ci hanno mai fatto mancare il loro affetto dai social network. Ci hanno fatto sentire italiani".
Resta invece alta la tensione con l'India, con le autorità che si dichiarano spiazzate ed incredule di fronte alla decisione unilaterale italiana. Il premier del Kerala, per il momento, ha semplicemente annunciato la volontà di discutere con i vertici del governo nazionale prima di prendere iniziative, mentre l'opposizione parlamentare parla senza mezzi termini di "tradimento ed inganno degli italiani".