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Rubano cellulare a un turista minacciandolo col coltello, poi tornano e lo ricattano: “Se lo vuoi, dammi 100 euro”

Due giovani di 35 e 38 anni sono stati rispettivamente arrestati e denunciati per aver puntato un’arma contro un turista a Palermo costringendolo a consegnare loro il cellulare. Poco dopo la rapina, i due sono tornati per chiedere alla vittima 100 euro per riavere il telefonino.
A cura di Gabriella Mazzeo
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immagine di repertorio
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Prima avrebbero minacciato con un coltello un turista per farsi consegnare il cellulare e poi cercato di estorcergli 100 euro per restituirglielo. Le forze dell'ordine hanno arrestato a Palermo due persone di 35 e 38 anni per i reati di rapina ed estorsione. I fatti si sono verificati l'11 settembre, ma sono stati resi noti soltanto ora. Il turista si trovava con un amico in piazza Sant'Erasmo quando i due indagati sono sbucati da un vicolo, puntando l'arma contro la vittima e costringendola a consegnare il cellulare.

Nel giro di pochi minuti i due sono poi tornati per cercare di estorcere 100 euro al turista con la promessa di restituirgli il telefono. Non avendo però ottenuto i soldi, i due si sono allontanati e il turista ha allertato il 112 segnalando l'accaduto. L'uomo ha anche fornito alcuni elementi per rintracciare i due aggressori. I militari del Nucleo radiomobile hanno allertato le ricerche, rintracciando i due in via Porta di Mare. Nel corso della perquisizione sono stati recuperati sia il cellulare dell'uomo che il coltello utilizzato per la rapina.

Dopo aver effettuato tutti gli accertamenti del caso, il 38enne è stato denunciato a piede libero mentre il complice 35enne è stato arrestato e portato al Pagliarelli in attesa di nuove disposizioni.

Il cellulare recuperato nel corso della perquisizione è stato invece restituito al suo legittimo proprietario, che ha ringraziato le forze dell'ordine per l'impegno profuso ed è tornato a dedicarsi alla sua vacanza in Sicilia. Dopo le formalità di rito dovute all'arresto e alla denuncia nel caso del 38enne (ancora a piede libero), il 35enne in manette è stato condotto in carcere in attesa di ulteriori disposizioni da parte dell'autorità giudiziaria che si è occupata del fermo nei suoi confronti.

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