Roberta Bruzzone sul martello nel canale: “Dovrebbero riconoscerlo i Poggi per capire se è l’arma del delitto”

Ci vorrà tempo per analizzare gli oggetti, tra cui un martello, recuperati ieri 14 maggio nel canale Tromello e ancora di più per capire se possono dare una svolta alle indagini sul delitto di Garlasco. C'è l'arma del delitto con cui è stata uccisa Chiara Poggi (il cui unico indagato è Alberto Stasi)? Non si sa. Certo è che 18 anni dopo questa accelerata di nuovi accertamenti lasciano pensare che la Procura di Pavia – che ha aperto un fascicolo con indagato Andrea Sempio – abbia nuovi elementi in mano. Bisognerà attendere settimane, forse mesi, però per capire l'entità di questo materiale. Anche se, "sugli oggetti repertati ieri non mi farei grosse illusioni. Si può lavorare in termini di compatibilità con il quadro lesivo. Ma oltre la compatibilità poco altro", precisa a Fanpage.it la criminologa Roberta Bruzzone.
Si sa che Chiara è stata uccisa con un martello e che un proprio un martello mancava da casa Poggi dopo il delitto. Ora il ritrovamento di un oggetto simile nel canale. Cosa ne pensa?
È ancora poco chiaro quale sia la natura di quello che è stato trovato. È sicuramente un aspetto interessante che ci sia stata una ricerca così specifica sulla base di una testimonianza che però emerge dopo 18 anni dai fatti. Negli anni ci sarebbero state una serie di testimonianze che parlerebbero di una figura femminile, ipotizzandone un coinvolgimento nella vicenda. Era stato descritta una donna giovane allontanarsi dall'abitazione con un attizzatoio, che non è stato trovato nel canale.
Un'altra testimonianza, ovvero l'ultima, dice di aver visto una donna – di cui è indicato anche il nome – gettare un oggetto metallico proprio nel punto in cui sarebbero stati trovati degli oggetti giudicati di interesse nelle indagini. Sono aspetti che suggeriscono la necessità di ulteriori accertamenti.
Se davvero quell'oggetto fosse collegato in qualche modo al delitto di Garlasco, 18 anni in un canale renderebbero la ricerca di tracce biologiche sostanzialmente vana. Senza contare che in un canale possono essere stati gettati degli oggetti senza chiamare in causa l'omicidio di Chiara Poggi.
Al momento possiamo dire che il ritrovamento degli oggetti è sicuramente un elemento importante dal punto di vista investigativo….però da riscrivere la storia del delitto di Garlasco mi sa che siamo un po' lontani. Siamo alla fase iniziale. Bene che ci siano queste attività: è evidente che ci sia un'ipotesi investigativa che gli inquirenti ritengono solida.
Quali analisi potranno essere fatte su questi oggetti?
Sugli oggetti repertati ieri non mi farei grosse illusioni. Si può lavorare in termini di compatibilità con il quadro lesivo (ovvero con le ferite analizzate sul cranio di Chiara Poggi). Ma oltre la compatibilità poco altro. A meno che la famiglia Poggi non riconosca che si tratti proprio del martello che avevano in casa, ma sfido chiunque riconoscere il proprio martello a distanza di 18 anni. I martelli non hanno caratteristiche univoche: che sia un martello ad avere ucciso Chiara siamo d'accordo tutti, che sia proprio quel martello trovato bisogna dimostrarlo.
Cosa c'è di certo in queste ultime analisi?
C'è un altro passaggio da fare. Ad oggi l'unica persona iscritta nel registro degli indagati è Andrea Sempio: è stato oggetto di una perquisizione molto approfondita. Quindi è chiaro che gli inquirenti sembrano avere idee chiare su Andrea Sempio. Da lì a collocarci anche una figura femminile è un salto che non è così facile fare. Insomma, ci sono tante tessere di un puzzle complesso di cui ancora si fa fatica a immaginare quale sia l'immagine finale. Al momento ci sono dei pezzi che non sembrano combinarsi tra di loro.
Posso dire che l'aspetto che ci sarebbe alla base di questa nuova ipotesi investigativa è il movente abbastanza inquietante: ovvero che Chiara avesse scoperto situazioni inquietanti all'interno della comunità di Garlasco. Ma è uno scenario complesso da provare. La vita di Chiara Poggi venne scandagliata con molta attenzione ma non emerse nulla di ciò.
Dall'intensità e dalla complessità delle operazioni che in questo momento vengono associate al caso ritengo che la Procura di Pavia abbia in mano altri elementi se no non mi spiego questa accelerazione nelle indagini.
Cosa ne pensa dell'incidente probatorio?
Ritengo che questa accelerazione nelle indagini di domani 16 maggio in vista dell'udienza non sia una causalità. Credo che ci sia in atto un'attività di ascolto e osservazione corposa. Tutto questo servirà in qualche modo a creare tensione e la tensione non è mai una buona consigliera.