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Riscaldare casa con stufe e pellet contro il caro gas: quali sono le regole e quali multe si rischiano

Rischio di multe salatissime per l’utilizzo di stufe a pellet e a legna durante l’inverno: la norma riguarda alcune Regioni d’Italia e interesserà tutti gli impianti che non sono di ultima generazione.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I recenti aumenti del prezzo del gas (i cui effetti sono già visibili sulle bollette) hanno spinto molti italiani a fare scorte di legna e pellet in vista dell'inverno per avvalersi di stufe o camini. Questa soluzione però non è priva di rischi: chi si avvarrà di queste alternative dovrà evitare infatti multe fino a 5.000 euro. A mettere precisi paletti sull'utilizzo di stufe e camini sono le leggi fissate dal alcune Regioni ben prima della crisi energetica. 

Gli aumenti sui costi del gas infatti rischiano di spingere le emissioni di Co2 ben oltre la soglia consentita. La corsa alle stufe è iniziata ormai da mesi anche nel resto d'Europa: prima fra tutte la Germania, dove i cittadini sono arrivati fino in Italia per fare scorta. In molti hanno riportato a casa carichi di legna da destinare al camino durante l'inverno. Berlino però non prevede multe: del resto il Paese spinge da mesi anche l'utilizzo di carbone e miniere di lignite. Le emissioni di Co2, insomma, sono l'ultimo problema sulla lista.

Gli italiani invece devono fare i conti con norme molto severe a riguardo: alcune Regioni vietano infatti l'utilizzo di stufe e camini a biomassa. I provvedimenti sono inclusi nei pacchetti di leggi per contrastare l'inquinamento atmosferico. Saranno interessati gli impianti con potenza al focolare fino a 10kW. 

Ad aprire la fila delle Regioni che sanzioneranno stufe e caminetti non a norma c'è la Lombardia: qui le multe partiranno da 500 euro e possono arrivare fino a 5.000 euro. I paletti riguardano anche Piemonte, Emilia Romagna e Veneto

I divieti in Lombardia

La norma è in vigore già dal 1 gennaio 2020 e riguarda tutti gli impianti che non sono di ultima generazione. Per evitare le multe, è obbligatorio che stufe e camini abbiano almeno 4 stelle per quanto riguarda le emissioni. Per le stufe a pellet è invece obbligatorio l'uso di materiale conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2. Gli impianti a pellet dovranno avere una potenza termica inferiore ai 35 kW.

Farà eccezione Brescia che ha ottenuto condizioni diverse: la Lombardia, con una delibera del 2021, ha di fatto derogato l'uso degli impianti domestici a legna e pellet sotto i 10 kW di potenza fino al 15 ottobre 2024. La norma sarà valida anche per i Comuni sotto i 300 metri d’altitudine, ovvero nell’hinterland, nella bassa, in Franciacorta e basso lago.

La norma in Veneto

Anche il Veneto prevede sanzioni salate per l'uso di camini e stufe non a norma. Il divieto riguarda dal dicembre del 2017 l'istallazione di generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle, l'uso di impianti inferiori a 2 stelle e l'istallazione entro il 31 dicembre 2019 di stufe e camini con meno di 4 stelle.

Piemonte ed Emilia Romagna

Il divieto in Piemonte risale al 2018 e riguarda l'istallazione dal 1 ottobre di quell'anno di generatori con una potenza nominale inferiore a 35 kW e classe di prestazione inferiore a 4 stelle; mentre in Emilia Romagna il divieto di utilizzo di caminetti, stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico riguarda esclusivamente gli impianti di classe 1 e 2 stelle installati negli appartamenti in cui è presente un sistema domestico a gas e in quelli che si trovano sotto i 300 metri di altitudine. Multe salate anche in caso di utilizzo di questi impianti in appartamenti che si trovano in Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell'aria.

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