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Rimprovero per video su TikTok, 14enne stringe le mani al collo della preside: “Ti uccido”

L’episodio in un istituto di Torino dove, dopo l’aggressione dello studente di scuola media, la dirigente scolastica è dovuta ricorrere alle cure mediche in ospedale: i medici le hanno dato una prognosi di una settimana.
A cura di Antonio Palma
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Rimproverato per un video che stava facendo in aula durante le elezioni per pubblicare poi il filmato su TikTok, un ragazzino di scuola media ha aggredito la preside, arrivando a stringer le mani attorno al collo della docente. L’episodio in un istituto di Torino la cui dirigente scolastica infine è dovuta ricorrere alle cure mediche in ospedale dove i medici le hanno dato una prognosi di una settimana.

"Stavolta ho avuto davvero paura, Ho pensato che mi uccidesse, urlava ‘io ti uccido', ‘tu sei la rovina della mia vita'” ha raccontato a La Stampa la docente finita al pronto soccorso. Protagonista dell’aggressione un ragazzino 14enne problematico e già noto per intemperanze a scuola. L’adolescente, già sospeso più volte, in passato si sarebbe reso protagonista di aggressioni ai danni di altri docenti e persino nei confronti di un agente della polizia locale, tanto che sarebbero state presentate anche due denunce.

Alcuni docenti addirittura avrebbero paura di incontrarlo e si sarebbero rifiutati di fare lezione “perché temono per la loro incolumità". Secondo la preside, la scuola ha cercato di trovare soluzioni idonee, parlando con i familiari e stanziando fondi appositi, nonostante il ragazzino non abbia ancora diritto al docente di sostegno per questioni burocratiche, ma purtroppo la situazione non è cambiata.

L’ennesima aggressione quando è stato rimproverato in classe da un’altra docente e la preside è intervenuta. "Ho sentito delle urla e dei rumori e sono subito uscita dal mio ufficio, ero al telefono con una collega, ma lui, probabilmente pensava stessi parlando con la polizia e, appena mi ha vista, si è avventato contro di me" ha raccontato la dirigente.

“Ad un certo punto ho perso il cellulare, lui l’ha raccolto e l’ha scagliato diverse volte contro il muro. Forse è stata la mia salvezza perché ha mollato la presa. Io ero terrorizzata", ha ricostruito ancora la professoressa, rivelando: “Mai avrei pensato di trovarmi in una situazione simile, di arrivare a pensare che dovevo solo sopravvivere”.

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