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Rimini, bimbi denunciati per aver recuperato il pallone in una casa. La mamma: “Siamo sconvolti”

Due bambini di 10 e 12 anni sono stati denunciati e interrogati perché avevano cercato di recuperare il pallone lanciato per sbaglio all’interno di un’abitazione privata. Il proprietario dell’immobile è rimasto fermo sulle sue posizioni anche davanti alle lacrime dei piccoli. La mamma di uno dei due: “Siamo sconvolti. Il pallone era il loro svago durante il lockdown”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Interrogato in caserma insieme all'amichetto di 12 anni perché aveva cercato di recuperare il pallone nel giardino di un'abitazione privata. I protagonisti sono due bambini che, in un pomeriggio come tanti, hanno lanciato il pallone all'interno di un appartamento. Notando la finestra aperta, uno dei due ha deciso di intrufolarsi per recuperarlo. "Ribadisco lo stupore. Un interrogatorio per un fatto non particolarmente grave. Anche perché il reato che contestano a due bambini di 10 e 12 anni è quello di occupazione. Difficile pensare che bimbi così piccoli decidano di occupare un immobile" ha dichiarato l'avvocato del foro di Bologna che assiste la famiglia del bimbo di 10 anni interrogato in un piccolo Comune della Valmarecchia, nel riminese. Il proprietario dell'abitazione era stato avvertito da un vicino che aveva notato movimenti sospetti in giardino. Il bimbo aveva spiegato di essere entrato alla ricerca della palla.

"Siamo ancora interdetti, non ce lo aspettavamo – racconta la mamma di uno dei due minori -. Era la fine di aprile ed è arrivata questa convocazione. Ricordo il bimbo che piangeva davanti al proprietario dell'immobile che li aveva querelati". Il più piccolo aveva spiegato alla mamma di aver semplicemente cercato di recuperare un pallone. "Mi ha detto in lacrime di non aver fatto niente. Io gli credo. Con il pallone lui ci passava il tempo durante il lockdown. Quando lo ha lanciato nell'appartamento di quell'uomo, ha notato la finestra aperta e si è intrufolato. Si tratta di un bambino, non credo sia giusto colpevolizzarlo". L'uomo che ha querelato i due minori è rimasto fermo sulle sue posizioni anche davanti alle lacrime dei bambini. "Abbiamo chiesto scusa ma nulla da fare" spiegano ancora i genitori. Sul caso è intervenuta la Camera Penale di Bologna, nello specifico l'Osservatorio sulla giustizia minorile.

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