Rimborsi per Gratta e vinci, detersivi e multe, 13 consiglieri calabresi indagati

Tra il 2010 e il 2012 si erano dati alle spese folli a carico della Regione Calabria richiedendo rimborsi spese tra l'altro per biglietti Gratta e Vinci, detersivi, serate in discoteca e viaggi, ma anche per bollette della Tarsu e multe per parcheggi in divieto di sosta. Per questo 13 consiglieri regionali sono finiti nel mirino della Procura di Reggo Calabria nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi illegittimi del Consiglio regionale con l'accusa di peculato, falso e truffa. I tredici politici calabresi, sette del centrodestra e sei del centrosinistra, sono stati raggiunti mercoledì da un avviso di garanzia contestuale ad un invito a comparire davanti ai magistrati. I consiglieri interessati dal provvedimento infatti dovranno spiegare ai giudici in che modo i rimborsi per gratta e vinci e spese varie siano collegabili alla loro attività politica per la quale i fondi vengono erogati ai gruppi consiliari. Secondo quanto accertato dai militari della guardia di Finanza del capoluogo calabrese che hanno condotto le indagini, le spese dei consiglieri però sono tutt'altro che giustificabili perché a parte viaggi e benzina difficilmente si può giustificare detersivo e spazzole dei tergicristalli come spese per attività politica. L’indagine comunque continua e potrebbe allargarsi anche ai periodi antecedenti a quelli oggetto dei provvedimenti e coinvolgere anche politici non più eletti in Consiglio regionale.