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Rigopiano, processo bis per i 10 imputati, ma per 4 è già prescrizione, i familiari delle vittime: “Mai più”

Come disposto dalla Cassazione, sul banco degli imputati per la tragedia di Rigopiano sono finiti nuovamente sei funzionari e dirigenti della Regione Abruzzo, prima assolti e ora accusati di disastro colposo per la mancata adozione della carta valanghe, e altre quattro persone per le quali però i reati di omicidio colposo e lesioni colpose sono già prescritti.
A cura di Antonio Palma
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Si è aperto oggi al tribunale di Perugia il processo di appello bis per la tragedia di Rigopiano che vede imputate 10 persone già indagate e processate nel primo iter giudiziario concluso nel dicembre dello scorso anno. Come disposto dalla Cassazione, sul banco degli imputati per la tragedia del 18 gennaio del 2017, in cui morirono 29 persone, sono finiti sei funzionari e dirigenti della Regione Abruzzo, prima assolti e ora accusati di disastro colposo per la mancata adozione della carta valanghe, e altre quattro persone, tra cui l'ex sindaco di Farindola il tecnico comunicale e dirigenti della Provincia accusati di omicidio colposo.

Secondo la sentenza della Cassazione, che aveva annullato in parte la decisione della Corte d'appello dell'Aquila, "la mancata redazione della Carta localizzazione pericolo valanghe incise, quindi, precludendola, sull’attuazione e poi sull’attivazione dei successivi meccanismi di previsione e prevenzione del rischio dal momento che bloccò la catena della protezione proprio nei suoi passaggi più significativi”. Per la Corte in pratica, la carta valanghe avrebbe potuto scongiurare la tragedia, in quanto l'hotel sarebbe stato con ogni probabilità chiuso durante i mesi invernali

Per questo, secondo i giudici, i sei dirigenti del Servizio di Protezione civile della Regione Abruzzo vanno processati di nuovo alla luce della mancata prevenzione della tragedia di Rigopiano. Per loro si apre dunque un nuovo dibattimento in aula mentre per gli altri quattro imputati si va verso la conclusione del procedimento perché i reati di omicidio colposo e lesioni colpose sono già prescritti.

In aula oggi si sono presentati ancora una volta i familiari delle 29 vittime  indossando pettorine con le foto dei propri cari per dire ancora una vola “Mai più”. Un’udienza comunque breve quella di oggi visto che, dopo l'esposizione della relatrice, Carla Giangamboni, il presidente della Corte d'appello di Perugia, Paolo Micheli, ha rinviato tutto al prossimo 17 novembre. In quella occasione ci sarà la requisitoria del sostituto procuratore generale Paolo Barlucchi. Altre udienze già programmate per il processo di appello bis per la tragedia di Rigopiano ci saranno il 20, 24 e 27 novembre e l'1 e 4 dicembre.

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