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Ricoverato per covid l’alpino che suonò la fisarmonica per la moglie ammalata

L’81enne Stefano Bozzini, l’alpino piacentino che suonò la fisarmonica sotto la finestra dell’ospedale di Castel San Giovanni per la moglie ammalata e ricoverata è stato colpito dal covid ed è stato ricoverato nei giorni scorsi a sua volta anche se al momento le sue condizioni non sembrano gravi.
A cura di Antonio Palma
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È stato contagiato dal coronavirus e purtroppo ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere per covid l’alpino piacentino che suonò la fisarmonica sotto la finestra dell’ospedale di Castel San Giovanni per la moglie ammalata e ricoverata. L’81enne Stefano Bozzini infatti è stato colpito dal covid ed è stato ricoverato nei giorni scorsi a sua volta nel centro Covid di Cortemaggiore anche se al momento le sue condizioni non sembrano gravi come dimostrano alcune foto del quotidiano Libertà di Piacenza. Negli scatti infatti si vede il pensionato in stanza con la sua inseparabile fisarmonica il cui suono aveva commosso l’Italia ma anche il mondo quando la notizia era stata rilanciata sui quotidiani esteri.

Come spiega il quotidiano locale, non appena si è ripreso dopo i primi giorni di ricovero, infatti, ha chiesto subito lo strumento e i figli lo hanno subito accontentato portandogli la fisarmonica assieme al cambio della biancheria in accorso col personale medico che poi ha recapitato fisicamente il pacco. L’anziano alpino non ha perso tempo e pari si sia subito messo all’opera suonandola per gli altri degenti e il personale ospedaliero. Come ha confermato la figlia Lucia, la possibilità di suonare ha molto giovato al padre "moralmente ma anche fisicamente".

"A volte mentre suono, qualcuno entra nella stanza, accenna un passo di danza e poi se ne va", ha raccontato Bozzini che così ha continuato a commuovere come aveva fatto con l’episodio della moglie purtroppo deceduta pochi giorni dopo le dimissioni . “In quella serenata tutti abbiamo riconosciuto l'amore, nella semplicità e nell'immediatezza del suo linguaggio universale", aveva scritto in un messaggio su Facebook la sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri. “Quel gesto di tenerezza che ci ha ricordato cosa significhi, davvero, volersi bene. Fare di tutto perché l'altra persona non si senta sola, trovando il modo di superare qualsiasi barriera. Non avere paura di mostrarsi vulnerabili, di manifestare ciò che si prova. Saper toccare il cuore di coloro che amiamo, sino all'ultimo istante" aveva aggiunto.

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