Ricchi ma infelici: coppia molla tutto per dedicarsi alla vita di montagna

Lei ha mollato un lavoro fisso, con un contratto a tempo indeterminato in una solida azienda friulana; lui invece ha lasciato una promettente carriera nel mondo del calcio. Entrambi sembravano avere un futuro assicurato ma evidentemente non erano abbastanza felici, così hanno deciso di trasferirsi in alta quota, alle pendici delle montagne frontaliere friulane, nel piccolo borgo di Clap, un tempo densamente popolato ma oggi lasciato all'abbandono: una chiesetta, qualche casa ristrutturata e soli due abitanti, Luca Pantanali e Stefania Mattieligh, i protagonisti di questa storia.
Entrambi hanno deciso di puntare su un modello di turismo sostenibile offrendo ospitalità a coloro che cercano vacanze rilassanti. Intervistato dal Gazzettino Luca spiega: "Non importa la fatica, non importano le tante ore di lavoro e i mille cavilli burocratici – dice -; questa è la mia dimensione e da sette anni lavoro duro per trasformare il sogno in realtà". Anche Stefania la pensa allo stesso modo: "Non rimpiango la mia occupazione precedente. Clap è un luogo magico, meraviglioso. L’avessi saputo prima avrei fatto questa scelta già qualche anno fa". I due hanno rimesso in sesto un casolare e si dedicano all'allevamento di capre, asini, conigli e maiali prendendosi cura dell’orto, dei frutteti, e procurandosi il legname per scaldarsi d'inverno.