Riccardo Branchini scomparso, la mamma: “Uno sconosciuto mi ha chiamato dicendo di averlo gettato nel lago”

Tra pochi giorni sarà trascorso un anno esatto dalla scomparsa di Riccardo Branchini, il giovane ormai 20enne sparito nel nulla ad Acqualagna. La sua auto è stata ritrovata nei pressi della diga del Furlo e all'interno dell'abitacolo sono stati trovati documenti e cellulare, ma del ragazzo nessuna traccia.
In quasi 365 giorni di indagini, Federica Pambianchi, mamma di Branchini, non si è mai fermata: ha continuato a lanciare appelli tramite i media, chiedere notizie del figlio e raccogliere segnalazioni anche grazie all'avvocata che l'assiste, Elena Fabbri.
Nel pomeriggio di oggi, sabato 4 ottobre, interverrà alla manifestazione "Scomparsi, non sepolti", dell'associazione Nostos. L'appuntamento è per le ore 15.00 a Roma, in viale Giulio Cesare. Il corteo arriverà a piazza Cavour. Insieme a lei, saranno presenti anche le mamme di Michael Frison, Alessandro Venturelli e Giacomo Solinas.

"La nostra è una sopravvivenza fra parentesi – racconta a Fanpage.it durante un'intervista telefonica -. Siamo sempre sospesi, i nostri pensieri sono sempre altrove. Ogni giorno mi sveglio pensando a mio figlio, a come possa stare e a dove possa essere. Ogni giorno spero sia quello buono per avere sue notizie, finalmente. Continuo a cercarlo in un mare di segnalazioni e a volte ci si imbatte in brutte persone e grandi delusioni".

L'ultima delusione a quando risale?
A quest'estate, purtroppo. Nel mese di agosto ho pianto tutti i giorni dopo aver ricevuto la chiamata di un numero anonimo. Dietro la cornetta del telefono c'era un ragazzo che mi ha detto che il corpo di mio figlio era nel lago e che ce lo aveva gettato lui stesso. Io ovviamente ho sporto denuncia e gli ho detto che avrei portato tutto alle forze dell'ordine. A quel punto ha iniziato a dirmi che era "solo uno scherzo".
E lei non gli ha creduto.
No, ho consegnato tutto alle forze dell'ordine affinché indagassero anche su questa telefonata.
Lei pensa che Riccardo stia bene e sia da qualche parte?
La mia avvocata, Elena Fabbri, ci crede. Io lo spero con lei e continuo a cercare e a combattere. Stiamo aspettando notizie dalla Procura, ma non posso che avere belle parole per gli investigatori che si stanno spendendo in ogni modo possibile. Per il momento siamo davanti al segreto istruttorio, non sappiamo quando anche noi potremmo avere informazioni in merito alle indagini su Riccardo.
Altre segnalazioni hanno fornito elementi interessanti?
Purtroppo no, alcune erano credibili ma non circostanziate da foto e quindi difficili da collocare in un tempo recente. Alcune invece sono truffe ma sono talmente tanto verosimili che quasi ci caschi.

Tipo?
Una persona mi ha detto di averlo visto in Olanda in compagnia di un altro ragazzo mentre cercavano una casa, si è offerta di farmelo incontrare. Per un attimo ci ho quasi creduto, poi però ha iniziato a chiedermi soldi per il viaggio e cercando online ho scoperto di avere davanti un truffatore, una persona che approfitta di situazioni simili alla mia.
In un'altra occasione alcune persone mi hanno detto che Riccardo era stato arrestato negli Stati Uniti e che per liberarlo avrei dovuto pagare 1750 euro. Mi sono accorta subito che era una truffa perché avevano modificato con l'intelligenza artificiale una sua foto di qualche anno fa.
Oggi ci sarà la manifestazione a Roma per i figli scomparsi, lei parteciperà insieme alle mamme di Michael Frison, Alessandro Venturelli e Giacomo Solinas.
La speranza è che ci permetta di avere notizie dei nostri figli, che spinga le autorità a continuare a cercare. In generale vogliamo mantenere i riflettori accesi sui nostri figli che sono scomparsi, appunto, non sepolti. Come familiari sopravviviamo tra parentesi, senza avere notizie dei nostri cari è davvero dura. Non vogliamo che i nostri ragazzi vengano abbandonati.

Tra pochi giorni sarà passato un anno dalla scomparsa di Riccardo. Vuole lanciargli un appello?
Lui è maggiorenne, è libero di stare dove vuole e non deve sentirsi obbligato a tornare, l'importante è che stia bene e che si faccia sentire. Vogliamo solo avere sue notizie, perché in famiglia siamo molto provati senza poter sapere come sta. Vorrei sentire di nuovo la sua voce, poterlo chiamare.
Accetterei anche un rapporto a distanza se volesse continuare a viaggiare. Se ha avuto paura di uscire allo scoperto per via delle indagini in corso, io vorrei che sapesse che non deve essere spaventato, che tutto quello che stiamo facendo lo stiamo facendo per lui, perché non sappiamo dove sia. A noi interessa solo che stia bene e che ci dia sue notizie.
Riccardo in tutti questi anni non mi ha mai dato una preoccupazione, è un ragazzo estremamente dolce e sa bene che io accetterei ogni sua scelta, vorrei solo sapere come sta e dove va. Se avessi sue notizie e potessi parlare con lui ogni tanto starei bene così.
Che ragazzo è Riccardo?
Molto dolce. È timido e responsabile, io vivevo per i suoi abbracci. Il momento che preferivo della giornata era quello in cui lo abbracciavo e gli dicevo che è il raggio di sole delle mie giornate. Lui dopo un po' sbuffava, si faceva tutto rosso e io un po' ridevo. Era il momento più bello della mia giornata quello. In famiglia siamo sempre stati molto fieri di lui e della persona che è.