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Riappare la scritta “Dux” sulla montagna, ed è subito polemica

“Non ho nessuna intenzione di ricoprirla, quella scritta è sempre stata là. Siamo cresciuti con quell’incisione, non inneggia a niente, è una scritta che c’era già e se serve da attrattiva per far venire gente nel mio paese va benissimo”: così il sindaco di Villa Santa Maria ha commentato la ricomparsa della scritta “Dux” sulla montagna. Ma il deputato abruzzese del Pd, Camillo D’Alessandro, ha replicato: “Deposito un’interrogazione affinché venga rimossa. Il fascismo è un crimine e va trattato come tale”.
A cura di Annalisa Girardi
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Un'incisione sulla montagna rocciosa sovrastante la località di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, e risalente agli anni Quaranta è ricomparsa. Ma ha scatenato subito le polemiche. Infatti, la scritta in questione riporta la parola "Dux": un omaggio dell'epoca al dittatore Benito Mussolini, ricomparso nell'ambito dell'intervento per i percorsi di arrampicata. Verso la fine degli anni Novanta era stata coperta dalla polvere dei lavori di messa in sicurezza del costone, un'opera da oltre 3 miliardi e mezzo di lire, ma "le piogge acide l'avevano già in parte ripulita", spiega il sindaco di Villa Santa Maria, Giuseppe Finamore. "Abbiamo un progetto di valorizzazione turistica per realizzare 52 vie di risalita per arrampicata su quella parete: dovevano essere ripuliti i cespugli, i rami ed è stata ripulita anche la scritta".

E ancora: "Non ho nessuna intenzione di ricoprirla, quella scritta è sempre stata là. Siamo cresciuti con quell'incisione, non inneggia a niente, è una scritta che c'era già e se serve da attrattiva per far venire gente nel mio paese va benissimo. La nostra volontà è la sicurezza dei cittadini e cercare di utilizzare questa parete per far venire rocciatori. Il mio interesse è portare gente a Villa Santa Maria, devo cercare di far vivere un paese che è nelle zone interne e dal mio punto di vista è svantaggiato". Una spiegazione che non ha convinto tutti. Il deputato abruzzese del Partito democratico, Camillo D'Alessandro, ha accusato l'amministrazione locale di aver riesumato la scritta e ha chiesto al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che venga immediatamente rimossa. D'Alessandro ha scritto su Facebook: "È incredibile quello che è successo a Villa Santa Maria in provincia di Chieti. Con la scusa di creare percorsi “educativi e formativi”, l’amministrazione ha riesumato una vecchia scritta inneggiante al duce fascista. E così oggi è nuovamente leggibile quel vergognoso “DUX” che giustamente il tempo aveva cancellato. È inaccettabile. Deposito subito un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro Matteo Salvini che venga rimossa quella vergognosa scritta. Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E come tale va trattato!".

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