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Rianimato in strada da 14enne appassionato della Fiction Doc: l’uomo è morto in ospedale

Nonostante le manovre rianimatorie del minore, poi premiato anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il 66enne è deceduto nei giorni scorsi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale veronese di Borgo Trento dove era ricoverato proprio da quel giorno.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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Non ce l’ha fatta l’uomo che lo scorso febbraio era stato rianimato in strada a Verona da un 14enne che aveva applicato quanto aveva visto fare nella nota serie tv medica "Doc-Nelle tue mani". Il 66enne è deceduto nei giorni scorsi nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale veronese di Borgo Trento dove era ricoverato proprio da quel giorno del salvataggio a Caldiero, il 18 febbraio scorso.

Nonostante le manovre rianimatorie del minore, poi premiato anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per la sua prontezza d'animo e il coraggio dimostrato, l’uomo purtroppo non si è ripreso. Le condizioni del 66enne, che è rimasto ricoverato per tutto il tempo, inizialmente sembravano in miglioramento ma poi ci sono state delle complicanze e il paziente non ha mai più lasciato la Rianimazione.

Quel giorno il ragazzino, ripetendo i gesti imparati dalla televisione e guidato da un operatore del 118, lo aveva sottoposto a un massaggio cardiaco continuo fino all’arrivo dell’equipaggio medico di un’ambulanza del suem 118 che poi aveva preso in carico il paziente. I sanitari avevano poi proseguito le manovre rianimatorie durante il trasporto in ospedale.

"Stavo andando in bici al campetto della scuola per andare a giocare a calcio con i miei amici, quando ho sentito urlare una donna. Avevo visto la sera precedente il massaggio cardiaco e ho provato a imitarlo, seguendo comunque le indicazioni degli operatori al telefono. Sono andato avanti per un quarto d'ora buono, senza mai fermarmi, fino all'arrivo dei medici, con ambulanza ed elisoccorso. Mi hanno detto che sono stato bravo” aveva raccontato il 14enne dopo i fatti.

Il ragazzino sperava che l’uomo potesse salvarsi per poi conoscerlo di persona fuori dall’ospedale ma purtroppo dopo il ricovero il 66enne non si è più ripreso dal grave attacco cardiaco di quel giorno ed è deceduto. Una notizia che ha colpito il 14enne che sperava che il suo gesto potesse rivelarsi decisivo. “Avrebbe voluto rivederlo e andare a mangiare tutti insieme per festeggiare. Purtroppo le cose sono andate diversamente e ne siamo addolorati” ha rivelato al Corriere del Veneto il padre del 14enne.

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