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Covid 19

Rezza (Ministero della Salute): “Le restrizioni hanno funzionato, continuiamo a essere prudenti”

Secondo Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, che ha commentato i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia sulla situazione epidemiologica in Italia, “le misure di contenimento e le restrizioni hanno funzionato, e bisogna continuare a mantenere comportamenti prudenti, tanto più che siamo nel corso di una campagna di vaccinazione ed è bene non sovraccaricare le strutture sanitarie”.
A cura di Ida Artiaco
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Le misure di contenimento messe in atto durante il periodo delle feste di Natale, con le zone rosse e arancioni durante i giorni festivi e prefestivi, hanno funzionato. Parola di Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, che ha commentato gli ultimi dati elaborati dalla Cabina di Regia sulla situazione epidemiologica in Italia. "Le misure di contenimento e le restrizioni hanno funzionato – ha specificato Rezza -, e bisogna continuare a mantenere comportamenti prudenti, tanto più che siamo nel corso di una campagna di vaccinazione ed è bene non sovraccaricare le strutture sanitarie". Secondo il report con il monitoraggio settimanale elaborato da Ministero e Istituto superiore della Sanità, per la prima volta dopo 5 settimane l'indice Rt, cioè l'indice di trasmissione del contagio, è tornato sotto la soglia di guardia di 1 e anche l'incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti è in diminuzione.

"Per la prima volta dopo 5 settimane di ascesa – ha precisato Rezza – l'Rt tende a diminuire, e si fissa di poco al di sotto di 1. Così come anche l'incidenza che però rimane elevata, intorno a 340 casi di Covid 19 per 100mila abitanti. Per quanto riguarda, invece, il tasso di occupazione dei posti di terapia intensiva c'è una tendenza ad una lieve diminuzione, anche se si resta intorno alla soglia critica". Anche se quattro regioni sono ancora a rischio alto e due di loro, cioè Puglia e Sicilia, sono compatibili con uno scenario di tipo 2, la situazione a livello nazionale appare in lieve miglioramento. Si osserva infatti, come si legge sul documento, una "diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 ma in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA".

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