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Reggio Emilia, Aniello ammazzato a mani nude: l’omicida gli ha sbattuto la testa contro il muro

Aggredito nella sua abitazione e sbattuto col capo ripetutamente contro il muro, così è morto Aniello Iazzetta, l’uomo di 51 anni trovato senza vita mercoledì in un appartamento di Reggio Emilia col volto completamente tumefatto. A ricostruire la terribile dinamica dell’omicidio sono stati gli inquirenti che in poche ore sono riusciti individuare e arrestare anche il presunto autore del delitto.
A cura di Antonio Palma
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immagine di repertorio
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Ucciso in casa da un uomo che lo aggredito nella sua abitazione sbattendogli ripetutamente la testa contro il muro, così è morto Aniello Iazzetta, l’uomo di 51 anni trovato senza vita mercoledì  in un appartamento di Reggio Emilia con evidenti traumi alla testa e col volto completamente tumefatto. A ricostruire la terribile dinamica dell’omicidio sono stati gli inquirenti che in poche ore sono riusciti individuare e arrestare anche il presunto autore del delitto. A uccidere a mani nude il cinquantunenne di origine campane sarebbe stato Milan Racz, un cittadino slovacco di 34 anni, arrestato ieri dai carabinieri in Liguria.

Come fanno sapere gli inquirenti, il trentaquattrenne, sentendosi braccato dopo l’omicidio, ha tentato di dileguarsi ma è stato individuato e bloccato prima che potesse lasciare la Penisola. L’uomo aveva già lasciato il Reggiano e l’Emilia ed era giunto in Liguria. I militari dell’arma lo hanno preso al porto di La Spezia, mentre stava per imbarcarsi. Il 34enne è stato sottoposto a fermo su disposizione del pm Valentina Salvi che coordina le indagini. Gli inquirenti sono risaliti a lui ascoltando vicino di casa e conoscenti della vittima per ricostruire gli ultimi spostamenti e contatti dell’uomo che era divorziato e viveva da solo. Secondo quanto ricostruito, tutto sarebbe accaduto nella prima serata del 12 giugno quando Iazzetta insieme ad un amico avrebbe invitato a casa sua una donna ucraina, poi rivelatasi essere la compagna dell’assassino.

Il clima si sarebbe  surriscaldato quando la donna  ha ricevuto una telefonata da Milan Racz che è andato su tutte le furie. L’uomo è arrivato nella casa dopo circa 15 minuti scagliandosi prima con una testata contro l’amico di Iazzetta e poi contro il 51enne a mani nude con inaudita violenza, sbattendogli la testa contro il muro vicino alla porta del bagno, causandogli traumi talmente gravi che lo hanno portato in breve tempo alla morte. Nell’inchiesta risulta indagata ora anche la fidanzata del 34enne che era scappata con lui. La donna  non sarebbe coinvolta direttamente nell’omicidio di Aniello Iazzetta ma è accusata di favoreggiamento. Al momento non è ancora chiaro il movente esatto del delitto ma tra vittima e aggressore ci sarebbe stata una furibonda lite poi culminata nell’aggressione mortale.

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