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Reggio Calabria, tabaccaia trovata morta nellʼandrone di casa: Mariella Rota è stata uccisa

Il cadavere di una donna è stato trovato nell’androne del palazzo in cui abitava, nel centro di Reggio Calabria. L’edificio è attiguo alla tabaccheria di proprietà della vittima, Mariella Rota. Al momento non è chiaro se la donna, che è stata aggredita con un’arma da taglio, sia stata uccisa durante un tentativo di rapina.
A cura di Susanna Picone
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Omicidio nel pomeriggio di martedì 30 luglio a Reggio Calabria. Il cadavere di una donna di sessantasei anni, Mariella Rota, è stato trovato nell'androne del palazzo in cui abitava, nel centro della città, a due passi da piazza De Nava e dal comando provinciale dei carabinieri. Si tratta di una zona sempre trafficata. Quel che è stato accertato finora è che la donna è stata uccisa, pare con un’arma da taglio. Il palazzo in cui la donna è stata trovata senza vita è, a quanto emerso, attiguo alla tabaccheria di proprietà della stessa vittima. Sul posto, intorno alle 16 del pomeriggio, sono intervenuti gli agenti della polizia, che conducono le indagini, e i carabinieri. Sul luogo del delitto è intervenuto anche il magistrato di turno. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso della tabaccaia. Sul luogo dell'omicidio stanno lavorando i tecnici della polizia scientifica per i rilievi.

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Forse una rapina sfociata in tragedia: Mariella Rota sarebbe stata aggredita da due uomini – Non è ancora chiaro se la tabaccaia sia morta in seguito a un tentativo di rapina. Secondo una prima ipotesi, ad aggredirla potrebbero essere stati due uomini. Mariella Rota, stando a una prima ricostruzione, potrebbe avere sorpreso i due mentre, prima delle 16 di oggi, stavano cercando di introdursi nella tabaccheria dall'ingresso sul retro che dà nell'androne dove il corpo è stato trovato. Al momento non sembra essere stato asportato nulla dall'esercizio commerciale, che era chiuso. A quanto ricostruito la donna, in passato, avrebbe raccontato di avere subito minacce e dei tentativi di rapina. Per questo era sospettosa e prudente e secondo chi la conosceva difficilmente avrebbe aperto la porta a qualcuno che non conosceva. Tutte le ipotesi restano aperte.

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