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“Quell’uomo mi tocca”, bimba di 10 anni in lacrime fa arrestare pedofilo in piscina a Vicenza

Durante la perquisizione, il 36enne è stato trovato in possesso anche di immagini pedo-pornografiche e quindi arrestato. Un amico, considerato complice, denunciato a piede libero per molestie sessuali.
A cura di Antonio Palma
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"Quei due uomini mi stanno toccando",  è la terribile richiesta di aiuto di una bimba di appena 10 anni che, in lacrime, si è rivolta a un addetto alla sicurezza della piscina in cui stava trascorrendo una giornata di festa che purtroppo si è trasformata in un incubo. La vicenda si è consumata domenica pomeriggio alle piscine comunali di Vicenza dove la piccola trascorreva la giornata insieme ai genitori.

Secondo quanto ricostruito finora, i due, con una scusa, si sarebbero avvicinati alla bimba che giocava in acqua e l'avrebbero palpeggiata nelle parti intime. La minore è subito corsa fuori in lacrime rivolgendosi al primo addetto alla sicurezza interna che ha incontrato che si è subito mobilitato per rintracciare i due uomini.

L’addetto li ha quindi fermati e li ha condotti e trattenuti in un locale della struttura comunale mentre veniva allertata la polizia che è intervenuta subito dopo sul posto. Gli agenti delle pattuglie della Squadra Volanti, accorsi sul posto intorno alle 17.30,  hanno provveduto a ricostruire la vicenda attraverso le dichiarazioni dei testimoni, tra i quali un altro frequentatore delle piscine che ha assistito personalmente al fatto e nel frattempo aveva subito allertato il padre della bambina.

Successivamente sono stati ascoltati e perquisiti i due uomini indicati dalla bambina che prima hanno affermato solo di aver accarezzato in faccia la piccola e poi avrebbero iniziato ad accusarsi a vicenda. Si tratta di un 36enne e un 43enne cittadini indiani,  regolarmente presenti in Italia e residenti nel Vicentino dove lavorano rispettivamente come operaio agricolo e collaboratore domestico.

Durante la perquisizione, il 36enne è stato trovato in possesso anche di immagini pedo-pornografiche occultate sul proprio telefono cellulare. Gli agenti infatti avevano appreso della possibilità che avesse filmato minori e quindi gli hanno requisito lo smarphone constatando la presenza di immagini pedo-pornografiche e quindi hanno proceduto a sequestrare l'oggetto.  Per questo per lui è scattato l'arresto e il trasferimento nel carcere di Vicenza a disposizione della Procura della Repubblica. Il 46enne, ritenuto suo complice, invece è stato denunciato a piede libero per molestie sessuali in danno della minore.

Su disposizione del Questore di Vicenza, inoltre, l'ufficio immigrazione ha avviato immediatamente le procedure per la revoca dei permessi di soggiorno nei confronti dei due uomini e la loro conseguente espulsione dal territorio nazionale, una volta conclusosi l'iter processuale a loro carico che dovrà accertare la colpevolezza.

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