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Covid 19

Quanti sono finora i bambini e adolescenti contagiati e morti per Covid in Italia

I numeri dell’Iss sull’impatto del Covid fra i minori di 19 anni: più della metà dei decessi riguarda bambini di età inferiore a 11 anni, che non rientrano nella platea a cui è offerto il vaccino.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Istituto superiore di Sanità (ISS) ha reso noti i numeri relativi all'impatto del Covid-19 sulla popolazione di età inferiore a 19 anni nel rapporto esteso di sorveglianza, che completa il monitoraggio settimanale. E dunque dall'inizio dell'epidemia al 17 novembre sono 808.228 i contagi, di cui 34 morti, covid-19 nella popolazione ‘baby'. I ricoveri tra i bimbi e gli adolescenti sono stati in tutto 8.557, quelli in terapia intensiva 251. L'ISS evidenzia che dal primo al 14 novembre "in questa popolazione sono stati segnalati 22.202 nuovi casi, di cui 143 ospedalizzati e 5 ricoverati in terapia intensiva".

I casi di contagio, ricoveri e morti sono così distribuiti per fascia d'età:

  • 16-19 anni: 229.073 casi, 2.068 ospedalizzazioni, 74 ricoveri in terapia intensiva e 7 morti;
  • 12-15 anni: 192.273 casi, 1.301 ospedalizzazioni, 58 ricoveri in terapia intensiva e 8 morti;
  •  6-11 anni: 241.739 casi, 1.407 ospedalizzazioni, 36 ricoveri in terapia intensiva e 9 morti;
  • 3-5 anni: 81.882 casi, 734 ospedalizzazioni, 19 ricoveri in terapia intensiva e 5 morti;
  •  0-3 anni: 63.261 casi, 3.047 ospedalizzazioni, 64 ricoveri in terapia intensiva e 5 morti.

Un caso su 4 riguarda bambini e under 20

Un quarto dei nuovi casi di Covid-19 in Italia riguarda gli under 20, e fra i bimbi piccoli salgono i ricoveri, è il trend segnalato dall'Istituto superiore della sanità. "Nell'ultima settimana – si legge nel rapporto – si conferma l'andamento osservato nella precedente, con il 25% dei casi diagnosticato nella popolazione di età al di sotto dei 20 anni. Il 49% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d'età 6-11 anni", quella per la quale è attesa a breve la possibilità di vaccino, e nella quale "si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell'incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un'impennata nelle ultime 2 settimane". In età scolare "il 34% dei casi è stato diagnosticato nella fascia 12-19 anni", mentre "solo il 11% e il 6%, rispettivamente, tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni".

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