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Covid 19

Quando arriverà in Italia la pillola anti Covid Paxlovid, prima consegna da 11.200 trattamenti

L’Italia per ora ha ordinato un totale di 600mila trattamenti completi della pillola anti covid Paxlovid. Le consegne saranno diluite per tutto il 2022.
A cura di Antonio Palma
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La pillola anti covid Paxlovid prodotte da Pfizer arriveranno in Italia già a febbraio grazie a un contratto sottoscritto con l’azienda farmaceutica già produttrice del vaccino. Lo ha annunciato lo stesso commissario all’emergenza covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo. La struttura commissariale infatti attendeva solo il via libera delle agenzie del farmaco per avviare la fase di stoccaggio delle pillole e dopo l’ok all’immissione in commercio arrivato ieri dal comitato per i medicinali dell’Ema si è proceduto in tal senso. L’Italia per ora ha ordinato un totale di 600mila trattamenti completi. Le consegne saranno diluite per tutto il 2022 ma la prima ranche del farmaco arriverà già a febbraio per essere distribuita subito dopo agli ospedali covid.

Prima consegna di Paxlovid a inizio febbraio

La firma del contratto con Pfizer è arrivata già ieri poco dopo l’ok dell’Agenzia europea del Farmaco. “La Struttura Commissariale, d'intesa con il Ministero della Salute, ha finalizzato con la casa farmaceutica Pfizer un contratto per la fornitura di 600mila trattamenti completi dell'antivirale Paxlovid nel corso del 2022” spiegano infatti dalla stessa Struttura Commissariale. L’azienda farmaceutica si è impegnata consegnare il primo lotto di Paxlovid nella prima settimana di febbraio e sarà composto da 11.200 trattamenti. “Sarà distribuito alle Regioni secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell'Aifa. Gli ulteriori trattamenti previsti dal contratto affluiranno successivamente” aggiungono dalla Struttura Commissariale

Paxlovid unico anti covid per via orale approvato

Il Paxlovid rimane al momento l‘unico antivirale anti covid per via orale approvato dalle autorità in Europa. Secondo le raccomandazioni del comitato per i medicinali per uso umano di Ema, il suo uso è indicato per il trattamento del COVID-19 negli adulti non in gravi condizioni ma a rischio peggioramento cioè alle persone che non necessitano di ossigeno e che sono ad alto rischio che la malattia diventi grave. Una decisione a cui il comitato è arrivato valutando i risultati di uno studio che ha dimostrato che il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri e i decessi nei pazienti che avevano almeno una condizione preesistente che li metteva a rischio di COVID-19 grave.

Bassetti, "Antivirale Pfizer efficace contro Omicron"

L’antivirale Paxlovid di Pfizer “è un’opportunità in più nel trattamento di Covid-19, è molto simile ma anche più efficace dell’altro Molnupiravir, funziona meglio però su Omicron, quindi è un’arma in più per i medici per trattare Covid a casa. Quindi oggi abbiamo gli anticorpi monoclonali di cui è rimasto in vita solo Sotrovimab, e adesso due antivirali orali: disponiamo così di un armamentario importante”. Lo spiega Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, aggiungendo: “Paxlovid è un farmaco che va gestito da mani esperte perché all’interno c’è anche una altro farmaco, il Ritonavir, che abbiamo usato moltissimo già nella terapia contro Hiv-Aids. Quindi è una terapia domiciliare delicata, va fatta attenzione all’interazione con altri farmaci, e secondo me andrà gestita dagli ospedali in collaborazione con il territorio”.

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