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Prove Invalsi 2013: nel test di matematica spuntano i precari

Tra i quesiti Invalsi proposti questa mattina a oltre mezzo milione di 13enni che stanno affrontando il loro esame di terza media c’era uno che riguardava i precari italiani. Un’altra domanda contenuta nel test di matematica e che ha scatenato l’ironia degli studenti parlava delle medicine della “nonna di Piero”.
A cura di Susanna Picone
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Questa mattina oltre mezzo milione di 13enni sono tornati a scuola per affrontare la tanto temuta prova Invalsi, quella uguale in tutta Italia e formulata dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione. Immediatamente dopo la fine del test i ragazzi hanno iniziato a commentare l’esame – che per la metà di loro è stato molto difficile, in particolar modo la prova di matematica –e nel frattempo l’Invalsi ha diffuso le risposte corrette che i ragazzi avrebbero dovuto dare. Ma quali domande erano contenute in questi test così difficili? Se della prova di italiano il protagonista è stato il mago Harry Potter, in quella di matematica con un quesito andavano individuati i precari in Italia. Agli studenti di terza media, dopo aver proposto il grafico sulla distribuzione dei precari per età relativi al 2012, è stato chiesto infatti quanti fossero in totale e quale percentuale rappresentassero i 25-34enni.

Precari, volume di un solido e le medicine della nonna di Piero – Tra le altre domande contenute nell’Invalsi 2013 c’era il calcolo del volume di un solido, la misurazione della superficie che ospiterà il montaggio di alcuni pannelli solari e altri ancora. Poi c’era la nonna di Piero: agli studenti è stato chiesto di calcolare per quanti giorni la vecchietta potrà prendere la sua dose giornaliera di farmaco utilizzando una sola scatola, sapendo che la medicina di cui ha bisogno viene venduta in scatole da 28 compresse divisibili, ogni compressa è da 20 mg e la nonna deve prendere tutti i giorni, per un mese, 30 mg di questa medicina. Per la prova di matematica – che andava affrontata in 75 minuti – gli studenti hanno avuto a disposizione righello graduato o squadra, compasso e goniometro ma niente calcolatrice. Vietata anche la matita: ammesse solo penne blu o nere.

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