Prova a strangolare la fidanzata, poi la perseguita per farsi perdonare: al via processo a Torino

Un'aggressione avvenuta 3 anni fa e il reiterato tentativo di chiedere scusa. Un giovane italiano è stato accusato di persecuzioni ai danni della ex fidanzata, 23enne residente in un comune della collina torinese. Il processo a carico dell'uomo è cominciato questa mattina a Torino, a seguito di una violenza ai danni dell'allora compagna.
I fatti risalgono all‘estate del 2022, quando i due si trovavano in un villaggio turistico della Sardegna, dove entrambi lavoravano. Di punto in bianco, il ragazzo, alterato dall'alcol, aveva afferrato la partner per il collo: "Per le ecchimosi non riuscivo nemmeno a deglutire" ha spiegato la vittima. In seguito alla violenza, la 23enne aveva deciso di interrompere la relazione e di partire con il padre per una breve vacanza all'estero.
L'aggressore, però, non aveva mandato giù la decisione presa dall'ex fidanzata, tanto da incutere paura nella giovane. "Pensavo che lui avrebbe accettato la mia scelta, ma quando notai che gironzolava sempre dalle parti della mia abitazione, compresi che non avevo il controllo della situazione".
Per questo motivo, il 20 settembre dello stesso anno, il ragazzo si era presentato sotto casa dell'ex compagna con un mazzo di fiori. Nonostante ciò, i familiari, preoccupati, avevano chiamato i carabinieri: "Era tranquillo e diceva di voler chiarire una situazione, ma in casa la ragazza era profondamente scossa" ha dichiarato uno dei militari presenti sul posto. Alla fine, l'uomo aveva deciso di demordere, andandosene via a bordo di un taxi.
A testimoniare l'insistenza del ragazzo alcuni messaggi mandati ad un ex compagno di classe della giovane su Instagram: "Mi scrisse che quella sera era ubriaco e che si trovava in un periodo difficile perché aveva perso il padre qualche mese prima" ha affermato un ex compagno di scuola. A essere contattata anche un'amica della 23enne: "A me mandò dei messaggi alle 3 del mattino. Mi spiegava cosa aveva fatto e perché. Arrivò a scusarsi con me in modo strano". Sapendo già cosa fosse successo alla vittima, la ragazza aveva registrato le conversazioni per consegnarle alle forze dell'ordine il 12 ottobre.