Protesta dopo 6 giorni di attesa al Pronto Soccorso: pensionato identificato dalla polizia a Macerata

Una protesta sobria e pacifica, nata dalla frustrazione e dall’esasperazione per un’attesa ospedaliera eccessivamente lunga, è culminata con l’intervento della polizia e l'identificazione da parte degli agenti. Protagonista suo malgrado della vicenda è Francesco Migliorelli, pensionato ed ex sindacalista della Fisac Cgil, attualmente ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Macerata.
La scorsa settimana l'uomo si è recato al pronto soccorso del nosocomio marchigiano dopo aver accusato dei malori. Dopo averlo visitato, i medici hanno valutato la necessità di ulteriori accertamenti e ne hanno disposto il ricovero. Unico problema: i reparti erano saturi e non c'erano letti disponibili. Così, dopo sei giorni di permanenza nel Pronto Soccorso in attesa che gli venisse assegnato un posto in un'ala specialistica, Migliorelli ha deciso di esternare il proprio disagio esponendo un cartello scritto a mano. "Mentre gli operatori del pronto soccorso si fanno una mazza così, sono al 6° giorno di sosta, dai al 7° giorno. Perché l’Ast non ha posti in reparto?". Un gesto semplice, dal tono civile, in cui si sottolineava tanto la dedizione degli operatori sanitari quanto la carenza cronica di posti letto.
L’iniziativa, durata pochi minuti, ha attirato l’attenzione di chi transitava nel corridoio e qualcuno ha scattato delle foto che hanno iniziato a circolare. Poco dopo, la sorpresa: alcuni agenti di polizia si sono presentati per identificarlo. "Non ho fatto nulla di male – ha commentato Migliorelli al Resto del Carlino – volevo solo porre l’attenzione su una situazione che riguarda tanti, non solo me. Ho anche elogiato il lavoro instancabile di medici e infermieri, che operano in condizioni difficili. Non capisco perché un gesto così debba portare all’identificazione da parte della polizia. Ho rifiutato di far perquisire le mie cose: non mi era stato contestato alcun reato, né c’era un mandato. È forse un crimine descrivere la realtà?".
Le reazioni della politica
Né l’Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) né la direzione ospedaliera hanno rilasciato commenti ufficiali. Fonti interne fanno sapere che la vicenda sarebbe considerata conclusa con il ricovero, dopo quasi una settimana di attesa, in Medicina. L’episodio tuttavia ha suscitato reazioni tra i cittadini e le forze politiche, a partire da quelle di sinistra.
Secondo Gianmarco Mereu, dirigente di Rifondazione Comunista, "ciò che è avvenuto a Francesco Migliorelli dimostra quale ambiente securitario e repressivo si sta sviluppando a Macerata, come in tutta Italia. Con una sanità allo sfascio, l’unica risposta innanzi a una protesta pacifica, e solidale con le lavoratrici e lavoratori del pronto soccorso, è stata: contenimento e identificazione di un paziente. Il quale legittimamente denunciava l’inaccettabile attesa di cure che lo ha portato a quasi una settimana di sosta fuori dal reparto dove sarebbe dovuto essere ricoverato".
Anche Andrea Maurilli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso solidarietà al pensionato. "È aberrante che nelle Marche non si possa più protestare ed esprimere un disagio; chi tenta di percorrere questa strada viene identificato dalle forze dell’ordine in men che non si dica (guardiamo quello che è successo al forno ad Ascoli). Le forze dell’ordine chiedono di visionare gli averi personali di un anziano che non recava disturbo a nessuno. Forse gli unici a cui arrecava disturbo sono quei dirigenti e politici dell’Ast e della Regione che cercano di nascondere il loro mal governo. Per inefficienza o per un disegno politico? Noi pensiamo per il secondo. Da tempo stanno distruggendo la sanità pubblica".