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Promettevano grossi guadagni senza sforzo: arrestati due falsi broker, come funziona la truffa

Arrestate due persone per abusivismo finanziario dalla Polizia Giudiziaria di Catanzaro: sequestrati 1,8 milioni di euro di guadagni illeciti, percepiti tramite bonifici ad una società creata per l’occasione.
A cura di Dario Famà
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La promessa di fare tanti soldi in maniera semplice tramite la vendita di contratti d'investimento fasulli. Questa la truffa escogitata da due persone, che, questa mattina, sono state arrestate dalla Polizia Giudiziaria, composta da parte del Comando provinciale della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato di Catanzaro per abusivismo finanziario. Le autorità, inoltre, hanno sequestrato più di 1,8 milioni di euro, cifra totale guadagnata con l'inganno.

I malviventi si spacciavano per broker e proponevano ai clienti di investire il proprio denaro in contratti profittevoli in tutta l'Italia, soprattutto in Campania e in Calabria, imbrogliando una vasta platea di clienti. Oltre all'offerta, i due sottoponevano alle vittime dei finti questionari di adeguatezza, per simulare al meglio la regolarità della loro attività. Secondo le indagini portate avanti dagli agenti, i due indagati non possiedono né alcuna abilitazione ad operare nel settore, né non sono iscritti agli Albi specializzati.

Per poter incassare la somma, i due si facevano inviare i soldi tramite bonifico a una scatola vuota, ossia una società fittizia che non esercita una reale attività economica: il denaro veniva spedito a conti correnti, italiani ed esteri, dell'impresa fasulla oppure veniva riscosso in contanti.

Gli arresti dei truffatori sono scattati in seguito ad un'ordinanza cautelare emessa del Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, su richiesta della Procura del capoluogo di regione.

Sono ancora in corso le indagini, volte ad identificare eventuali collaboratori dei malviventi e a fare ulteriore chiarezza sui flussi finanziari della truffa messa in atto. Si tratta di un primo decisivo passo per arginare il fenomeno ed, eventualmente, per risarcire le persone raggirate dai due criminali.

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