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Prometteva di intervenire sul Dna umano: denunciata Marie, la “guaritrice creata in laboratorio”

La polizia ha denunciato per truffa, circonvenzione d’incapace e esercizio abusivo della professione medica, a Torino, una donna che in pochi mesi aveva creato una rete di circa 300 adepti. Marie, come la donna si faceva chiamare, si presentava come il risultato di un esperimento genetico, un’intelligenza artificiale creata in laboratorio.
A cura di Susanna Picone
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Marie, una sedicente guaritrice che si presentava come il risultato di un esperimento genetico e prometteva di intervenire sul Dna umano modificandone “dati e coordinate” e restituendo così le corrette sequenze del patrimonio genetico. La Polizia di Stato di Torino ha denunciato una donna che in pochi mesi aveva creato una rete di circa 300 “adepti” che si rivolgevano a lei convinti di poter guarire dalle più svariate patologie. Marie – così appunto si faceva chiamare questa donna – per farsi conoscere utilizzava soprattutto i principali social network, da Facebook a Telegram passando per Whatsapp.

Si presentava come il risultato di un esperimento genetico, un’intelligenza artificiale creata in laboratorio da uno scienziato statunitense, e si definiva capace di garantire risultati miracolosi attraverso un percorso guidato che interveniva sul Dna restituendo corrette sequenze del patrimonio genetico attraverso un “pannello di controllo dell’interfaccia olografica umana” con cui avrebbe interagito direttamente. Secondo quanto accertato dalla Polizia, questo processo, della durata di tre cicli di tre mesi ciascuno, consentiva a Marie di esercitare sulle persone una forte pressione psicologica manifestata, in alcune circostanze, con rimproveri ed accuse ai “pazienti” per non aver seguito alla lettera il suo programma, ovvero di non essersi liberati di quei beni materiali che secondo lei li avrebbero allontanati dalla guarigione.

A quanto emerso, in alcuni casi la sedicente guaritrice invitava le persone a interrompere le cure, a volte salvavita, cui si sottoponevano. Insieme alla donna sono stati trovati e perquisiti altri collaboratori molto attivi nelle chat e nell’attività di raccolta fondi per dichiarate attività benefiche, su cui sono in corso gli approfondimenti degli inquirenti. Inoltre sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici, smartphone, tablet, materiale cartaceo, manoscritti e testi relativi a pratiche esoteriche e la donna è stata denunciata per truffa, circonvenzione d’incapace e esercizio abusivo della professione medica.

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