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Covid 19

Primo weekend della Fase 2: controlli in tutta Italia, no a gite, movida e assembramenti

Il Ministero degli Interni ha potenziato i controlli su tutto il territorio italiano con particolare attenzione per le grandi città del nord Italia, soprattutto Milano e Torino: sarà vietato assembrarsi in giardini e parchi, recarsi nelle seconde case e incontrarsi con gli amici per feste e aperitivi.
A cura di Davide Falcioni
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Il primo fine settimana della Fase 2 sarà un banco di prova importante per milioni di italiani e per questo, per scongiurare trasferimenti nelle seconde case, gite al mare e assembramenti, il Viminale potenzierà i controlli dal nord al sud italia con particolare attenzione verso le principali vie di collegamento.

Fase 2, controlli a tappeto a Milano, Torino e Roma

A Roma polizia, carabinieri e Guardia di Finanza monitoreranno soprattutto le strade verso il litorale e i Castelli Romani senza tuttavia dimenticare i tradizionali luoghi di incontro nel cuore della città: da Trastevere a Pigneto, da Testaccio a San Lorenzo saranno decine i presidi delle forze dell'ordine. I controlli verranno rafforzati anche in parchi come Villa Borghese e Villa Ada, luoghi quotidianamente frequentati dalle famiglie che li hanno scelti per una passeggiata o una pedalata all'aria aperta.  L'attenzione però sarà massima soprattutto nelle grandi città del nord Italia, a partire da Milano e Torino. Il capoluogo meneghino è finito da giorni al centro delle polemiche per alcuni assembramenti ai Navigli che hanno preoccupato le autorità sanitarie ed irritato il primo cittadino Sala, che ieri ha "strigliato" i milanesi in un video.

Fase 2, cala il numero di sanzioni: italiani più responsabili

Nel frattempo proseguono i controlli a tappeto e i numeri delle sanzioni, in calo, testimoniano di un maggiore senso di responsabilità degli italiani. Nella giornata di ieri, 8 maggio, sono state più di 175mila le persone controllate, di queste 1.894 sono state sanzionate, un numero ancora in calo rispetto a quelli registrati nei giorni immediatamente successivi al 4 maggio. Il Ministero degli Interni ha rivelato inoltre che sono state denunciate 27 persone per false dichiarazioni e quattro per aver violato la quarantena. Le attività commerciali controllate sono state circa 67mila con 130 sanzioni e 43 provvedimenti di chiusura.

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