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Covid 19

Primaria ospedale di Palermo: “Nei No Vax polmoniti gravissime”. Coperta di insulti: “Topo di fogna”

Tiziana Maniscalchi, responsabile del reparto Covid dell’ospedale Cervello di Palermo, alcune settimane fa aveva raccontato: “Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie. È veramente un peccato suicidarsi così”.
A cura di Davide Falcioni
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All'inizio di gennaio Tiziana Maniscalchi, responsabile del reparto Covid dell'ospedale Cervello di Palermo, era finita sulle cronache nazionali per aver raccontato la situazione che ogni giorno trova in ospedale: "Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie. È veramente un peccato suicidarsi così". Per quelle frasi la dottoressa è stata per settimane intere coperta di insulti e minacce da decine e decine di No Vax e negazionisti che hanno preso d'assalto la sua bacheca Facebook: "Io continuo a lavorare e a dimostrare ciò che volete che io non dimostri", ha commentato la dottoressa, che ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà da colleghi, amici ed esponenti del mondo della politica.

In molti, per aver lanciato l'allarme sulla situazione all'ospedale Cervello di Palermo, hanno accusato Maniscalchi di essere una bugiarda: "Smettila di recitare. Si sa che voi dottori venite pagati per dire l'esatto contrario, adesso avete veramente scassato le palle", le ha scritto un'utente. Un'altra la accusa di somigliare "a un topo di fogna", un'altra ancora di aver dato un allarme immotivato sulla situazione dei reparti di terapia intensiva. Nonostante i dati che arrivano quotidianamente dagli ospedali, infatti, in molti sostengono ancora che non vi sia alcuna emergenza sanitaria e che i vaccini non proteggano dalle forme gravi del Covid-19. Dal canto suo la dottoressa, dopo aver pubblicato molti degli insulti ricevuti, ha commentato: "La mia è una lotta per tutta la categoria dei sanitari e di coloro che lavorano per la sanità in questo momento. Non sento l'affronto personale… anzi se così fosse veramente non perderei neanche un secondo della mia vita a rispondere".

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Ma cosa aveva scritto di così "grave" la dottoressa Maniscalchi? In uno sfogo su Facebook aveva raccontato la quale fosse, al 4 gennaio, la situazione nell'ospedale in cui lavora: "Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie. È veramente un peccato suicidarsi così. È un peccato sfibrare il nostro sistema sanitario per logiche irrazionali. Già quasi 200 ricoverati all'ospedale Cervello". Infine un appello: "Cari non vaccinati, in questo momento state a casa per evitare di contrarre un'infezione che per voi sarebbe con ogni probabilità mortale. E voi vaccinati provvedete alla terza dose che protegge e rende la malattia ‘sopportabile'. Io ve l'ho detto. Tempo di ripeterlo dentro il pronto soccorso non ce n'è".

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