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Covid 19

Positiva dopo il vaccino, perché non bisogna preoccuparsi

Il caso di una dottoressa di Siracusa risultata positiva al Covid-19 dopo essersi sottoposta alla vaccinazione non deve preoccupare. A spiegare il perché è il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli: “Negli articoli scientifici è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. Lo diventa soltanto dopo la seconda dose”.
A cura di Stefano Rizzuti
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I casi di persone infettate dal Covid-19 dopo la somministrazione della prima dose del vaccino non devono preoccupare. Ad assicurarlo è il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, cercando di spiegare perché il caso registrato a Siracusa non debba preoccupare. “Negli articoli scientifici è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva”, spiega il presidente del Consiglio superiore di sanità. Che aggiunge: “Lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati”. Per l’immunità, quindi, bisogna aspettare la seconda dose del vaccino e, come avviene per tutti i vaccini, l’immunizzazione non avviene nell’immediato ma necessita di qualche giorno.

Il caso della vaccinata di Siracusa positiva al Covid

Il caso da cui nasce la necessità di una precisazione è quello di una dottoressa che lavora all’ospedale Umberto I di Siracusa: si era sottoposta al vaccino anti-Covid sei giorni fa, ma ieri ha scoperta di essere positiva al Coronavirus. Il contagio non è legato alla somministrazione della prima dose, anche perché la stessa Asp di Siracusa ricorda che il soggetto si immunizza dal 19esimo giorno in poi, quando viene somministrata la seconda dose. La dottoressa ha scoperto di essere positiva perché si sottopone regolarmente ai tamponi. Al momento non risultano altri casi simili tra gli operatori sanitari siracusani che sono andati a Palermo per la somministrazione della prima dose insieme a lei. Come scrive anche l’Aifa, comunque, i casi di positivi dopo la prima dose non devono preoccupare, considerando che l’immunizzazione si ha solo dopo la somministrazione della seconda dose e nel frattempo non si è immuni dal contagio.

Inoltre, in questo caso, è probabile che il virus stesse già incubando prima della somministrazione del vaccino. “Sono risultata positiva al Covid. ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l'unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l'avessi fatto, il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile”, ha spiegato la dottoressa Antonella Franco soffermandosi sul fatto che probabilmente il vaccino l’abbia aiutata a “bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus”.

Le vaccinazioni in Italia

Finora sono state somministrate 84.730 dosi di vaccino anti-Covid in Italia, stando agli ultimi dati aggiornati del ministero della Salute. Le dosi finora disponibili su tutto il territorio nazionale sono poco meno di 470mila. La Regione in cui sono state vaccinate più persone è il Lazio, con oltre 17mila dosi somministrate, seguito a gran distanza da Veneto e Piemonte (poco sopra la prima e poco sotto la seconda a 10mila vaccinazioni). Per quanto riguarda le percentuali di dosi somministrate sul totale di quelle disponibili, ad averne fatte di più – in percentuale – sono la provincia di Trento, il Lazio e il Veneto.

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