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Pordenone, soldi spariti e anziana cremata: alla badante sequestrato oltre 1 milione di euro

Nei guai una badante di nazionalità italiana finita al centro delle indagini della Guardia di Finanza di Pordenone con l’accusa di circonvenzione di incapace e autoriciclaggio. Per l’accusa, in pochi mesi avrebbe letteralmente spolpato i conti della pensionata impiegando i soldi per l’acquisto di titoli e la sottoscrizione di polizze assicurative.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbe approfittato del suo ruolo di badante che la metteva in contatto quotidianamente con una pensionata ultranovantenne, e col tempo si sarebbe impossessa di un vero e proprio tesoretto accumulato dall'anziana, reimpiegando i soldi per l'acquisto di titoli e la sottoscrizione di polizze assicurative. Queste le pesanti accuse nei confronti una badante di nazionalità italiana ora finita al centro delle indagini della Guardia di Finanza di Pordenone con l'accusa di circonvenzione di incapace e autoriciclaggio. A suo carico le Fiamne Gialle hanno eseguito questa mattina un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 1,212 milioni di euro disposto dalla magistratura friulana. La donna si occupava di una anziana di 91 anni, recentemente deceduta, e del figlio di quest'ultima, affetto da disabilità psico-fisica, svolgendo le funzioni di "assistente familiare".

Secondo l'accusa, però, in appena nove mesi avrebbe letteralmente spolpato i conti della pensionata arrivando a sottrarle almeno 652mila euro, impiegati poi in strumenti finanziari in una filiale locale di un istituto di credito il cui direttore è finito a sua volta nei guai con l'accusa di favoreggiamento. Per la Procura della Repubblica di Pordenone l'uomo non avrebbe rispettato le normative antiriciclaggio e i principi di contabilità interna lasciando campo libero alla badante.  Come emerso dall'inchiesta, la donna aveva anche tentato di acquistare la casa dell'anziana attraverso il figlio disabile, che avrebbe pagato con il denaro precedentemente sottratto, ma era stata fermata dal notaio che si era rifiutato per l'assoluta "incapacità naturale" di uno dei contraenti. Non solo, gli inquirenti stanno cercando ora di verificare anche le circostanze della morte della pensionata dopo aver scoperto che la badante, subito dopo il decesso della donna, aveva dato disposizioni per l'immediata cremazione senza consultare i parenti della scomparsa.

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