507 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pordenone: militare trovato morto nel garage di casa, accusato di violenza sessuale da due badanti

La vittima è uomo di 38 anni, caporal maggiore scelto dell’esercito originario dell’Aquila ma in servizio in Friuli Venezia Giulia. Le accuse nei suoi confronti erano emerse nel mese di dicembre quando due badanti lo avevano denunciato ai carabinieri raccontando di essere state sequestrate e abusate in due diversi e distinti episodi. Il 38enne era stato posto ai domiciliari ma aveva sempre rigettato ogni accusa.
A cura di Antonio Palma
507 CONDIVISIONI
Immagine di archivio
Immagine di archivio

Drammatico ritrovamento a Casarsa, in provincia di Pordenone, dove nel garage di un'abitazione è stato rinvenuto il corpo senza vita di un militare dell'esercito. La tragica scoperta nella tarda mattinata di sabato quando di fronte all'irreperibilità dell'uomo è scattato l'allarme. La vittima infatti avrebbe dovuto presentarsi in caserma dei carabinieri per l'obbligo di firma, misura cautelare disposta dal giudice nell'ambito di un delicato procedimento giudiziario a suoi carico in cui era accusato di violenza sessuale e sequestro di persona.

La vittima è uomo di 38 anni, caporal maggiore scelto dell'esercito originario dell'Aquila ma in servizio in Friuli Venezia Giulia tra i Bersaglieri. Le accuse nei suoi confronti erano emerse nel mese di dicembre quando due badanti lo avevano denunciato ai carabinieri raccontando di essere state sequestrate e abusate in due diversi e distinti episodi. Le due donne, una 44enne e una 60enne, hanno spiegato di aver risposto a un annuncio pubblicato dall'uomo in cui si cercava una badante che assistesse a una anziana.

Quell'annuncio, stando al loro racconto, si sarebbe rivelato però una scusa per attirarle dentro casa e costringerle a subire abusi sessuali. L'uomo si sarebbe denudato davanti a loro effettuando atti di autoerotismo ma nel primo caso la donna sarebbe riuscita fuggire e per il 38enne è scattata la denuncia per tentata violenza sessuale, nel secondo caso invece  avrebbe bloccato la donna con i polsi costringendola subire gli abusi sessuali che hanno portato poi alla denuncia per violenza e sequestro di persone. Il 38enne era stato posto ai domiciliari e poi scarcerato ma nel corso degli interrogatori aveva sempre rigettato ogni accusa. Al momento sula sua morte sono al vaglio tutte le ipotesi, non solo quella di un gesto volontario.

507 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views