Politiche 2013, Storace contro Berlusconi: “Abbia rispetto per i suoi alleati”

Che il clima non fosse sereno tra i "piccoli" dello schieramento di centrodestra lo si era capito ben prima che Giorgia Meloni "alzasse la voce", respingendo con decisione l'idea di un voto utile che rischia di polarizzare il consenso intorno ai grandi partiti e prosciugare le piccole formazioni come Fratelli d'Italia – Centrodestra Nazionale. Ora, in parte a supporto di tale tesi, scende in campo anche Francesco Storace, impegnato in una complessa campagna elettorale per le elezioni regionali del Lazio e allo stesso tempo "costretto" a cementare la base elettorale de La Destra, di cui è ancora segretario nazionale. Per inviare un messaggio al Cavaliere, Storace utilizza le pagine del sito ufficiale de La Destra, con un breve editoriale nel quale, tra le altre cose, respinge al mittente "le voci strane" che circolano sui piccoli partiti e ricorda al Cavaliere "l'imperdonabile errore" di aver scelto di allearsi con Fini, collocato tra "gli infingardi che il Cavaliere ha coltivato in casa sua":

Credo che Berlusconi debba avere un po' più di rispetto per la sua coalizione. E' lui che ha detto si e no agli apparentamenti con molte liste, è lui che ha proposto la mia candidatura alla presidenza della Regione Lazio, ma è sempre lui che dice cose strane sui cosiddetti piccoli partiti. La Destra non si sente toccata affatto, ma visto che in molti mi chiedono che ne penso rispondo qui, su questa nostra gloriosa testata. Dico che Berlusconi farebbe bene a precisare con chiarezza che sa con esattezza dove si annidano i traditori che teme. Anche perché è stato lui a sceglierli nel 2008 contro di noi. Disse si a Fini e no a me. Oggi l'Italia sa che quel Pdl sbagliò e gravemente col veto imposto contro di noi. Adesso Berlusconi eviti di commettere un altro errore.

[…] Da oggi in poi farebbe bene ad indicare ogni giorno che il voto sprecato è quello a Casini e Fini, esponenti di quel Partito popolare europeo in cui sta lui e non noi. […] La Destra è la garanzia che il centrodestra non devierà più rispetto agli obiettivi indicati agli elettori. In fondo, il governo Berlusconi è caduto per una scissione interna al Pdl, che non era esattamente un piccolo partito. A volte, anche i grandi soffrono. Quando qualcuno al loro interno s'offre. Al nemico, che sta dall'altra parte del campo, caro Silvio. Non sbagliare più. Anche a noi capita di trovare chi ci rimprovera una scelta di coalizione. Che difendiamo. Difendiamo la coalizione e il leader che abbiamo indicato con la costituzione dell'alleanza. Fallo anche tu.