Pisa, scuola devastata dagli studenti: uno fa pipì sul muro, l’amico riprende e pubblica il video

Sono entrati nella scuola rompendo le finestre e tutto quello che si sono trovati davanti e hanno anche immortalato le loro azioni con foto e video postati in rete con tanto di emoticon soddisfatte. È quanto accaduto all’istituto alberghiero Giacomo Matteotti di Pisa, dove alcuni studenti hanno provocato fino a ventimila euro di danni. Gli atti di vandalismo sono stati compiuti tra domenica sera e lunedì, mentre altre centinaia di studenti erano scesi in piazza per denunciare i problemi delle loro scuole. “Fotocopiatrici rotte, computer spariti, banchi rovesciati e distributori automatici completamente smontati. Questo è lo spettacolo che ci è apparso al nostro arrivo – ha detto il preside della scuola di Pisa, Salvatore Caruso – Siamo stati costretti a chiamare una ditta esterna per ripulire i corridoi e togliere le polveri fuoriuscite dagli estintori. I custodi stanno ancora lavorando e speriamo di riuscire a mettere tutto a posto in tempo per mercoledì mattina, così che le lezioni possano riprendere”. Anche un defibrillatore sarebbe stato distrutto.
Il video su Instagram dello studente che fa pipì in aula – Su Instagram sono apparsi diversi video e foto di questi ragazzi che, col volto coperto, sono entrati nella scuola e hanno distrutto tutto. Come ricostruisce Repubblica, tramite i social hanno anche lanciato un messaggio al dirigente scolastico dicendosi "stanchi di presidi che si comportano come poliziotti e minacciano denunce" e invitandolo ora "ad ascoltare e capire". In uno dei video apparsi in queste ore si vede anche un ragazzo fare pipì vicino al muro di un'aula e un altro che mentre fuma quello che sembrerebbe uno spinello commenta la scena poi finita su Instagram. Il preside si è detto addolorato e deluso per quanto accaduto e ha fatto sapere che formalizzerà presto la denuncia. “La maggior parte dei nostri studenti non condivide questi metodi – ha sottolineato – In molti, questa mattina, si sono presentati a scuola per dare una mano a rimettere in ordine e per dimostrare la loro vicinanza”.