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Pisa, picchia le figlie, le umilia e le vende al prezzo di 12mila euro: arrestato papà orco

È stata eseguita la prima ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di induzione al matrimonio, previsto dal cosiddetto Codice Rosso: un uomo bosniaco di etnia rom è stato arrestato a Pisa dalla Polizia per aver picchiato, maltrattato e segregato le due figlie, una delle quali poco più che maggiorenne, che frequentavano fidanzati diversi da quelli a cui lui stesso le aveva vendute in cambio di denaro, per un totale di 12mila euro.
A cura di Ida Artiaco
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Picchiava le sue due figlie che si erano fidanzate con uomini diversi rispetto a quelli a cui lui le aveva vendute in cambio di denaro, per un totale di 12mila euro. Per questo è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di induzione al matrimonio un 45enne di origine bosniaca e di etnica rom a Pisa. Si tratta del primo caso di fermo grazie al cosiddetto "Codice Rosso", che ha introdotto questo tipo di reato in Italia. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il papà orco avrebbe maltrattato e segregato le due ragazze, delle quali una poco più che maggiorenne, che lui aveva promesso in sposa a un cugino, ricevendo in cambio 12mila euro, ma che lei aveva rifiutato. Il padre avrebbe voluto vendere anche un'altra figlia, di 19 anni, a un altro cugino, non riuscendo però a concludere perché la giovane, dopo essere fuggita con la sorella, non avrebbe più fatto ritorno in famiglia. Non solo. Le due ragazze avrebbero subito violenze, che per una delle due sarebbero cominciate sin dalla minore età e che non si sarebbero limitate a calci, pugni e umiliazioni, come il taglio dei capelli, ma spesso consistevano in veri propri periodi di segregazione nelle roulotte, dove le sorelle venivano nutrite solo di pane e acqua.

Le indagini sono scattate in seguito alla richiesta di aiuto effettuata dall'uomo in seguito alla fuga delle figlie insieme ai fidanzati scelti da loro stesse, per sfuggire alle nozze combinate. L'uomo si era rivolto alla polizia denunciando il rapimento anche di una terza figlia, 8 anni, accusando due romeni. Gli inquirenti hanno però capito quasi subito che si trattava di una calunnia, dopo aver ricostruito la vicenda e rintracciato le due sorelle maggiorenni nel Nord Italia. La bimba di 8 anni, invece, è stata trovata nella roulotte di famiglia. L'obiettivo del genitore, si intende dall'ordinanza di custodia cautelare, era infatti quello di impedire alle figlie di frequentare altri uomini al di fuori di quelli a cui erano state vendute, due cugini del campo, con le famiglie dei quali l'uomo aveva già intavolato una trattativa, chiedendo e ottenendo denaro in cambio dell'assenso al matrimonio con le ragazze. La polizia ha potuto persino filmare il passaggio di denaro dal 53enne al padre del futuro marito dopo che la più grande, di fronte alle insistenze e ai ricatti del padre, è tornata a casa in provincia di Pisa.

L'altra figlia diciannovenne, invece, si trova nel Nord Italia e convive con il fidanzato e, hanno concluso gli inquirenti, ha definitivamente cambiato vita interrompendo qualunque rapporto con la famiglia e l'ambiente di origine. Si ricordi che il cosiddetto Codice Rosso, il ddl che dispone le misure per tutelare le vittime di violenza domestica e di genere, è stato approvato dal Parlamento italiano lo scorso luglio. Il premier Giuseppe Conte, che guidava l'Esecutivo, lo aveva definito "uno strumento pensato per aiutare le tante donne che quotidianamente sono minacciate, perseguitate, stalkerizzate, sottoposte a violenze fisiche o psicologiche da ex compagni o mariti, talvolta semplicemente da conoscenti". Oggi, a poco meno di due mesi dal via libera del provvedimento, è stata eseguita la prima ordinanza di custodia cautelare in carcere nel nostro Paese.

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